NEWS – Divina Commedia, sarà presente anche il vescovo Rossi all’incontro sul Purgatorio

Cresce la partecipazione e l’entusiasmo per gli incontri sulla Divina Commedia con Franco Nembrini organizzati a Vasanello dall’amministrazione comunale in collaborazione con il dott. Mauro D’anna.
Al prossimo appuntamento, in programma con ingresso libero, il 19 febbraio alle 17,45 presso il cinema Albertone, sarà presente anche un ospite d’eccezione, il vescovo della diocesi di Civita Castellana, Romano Rossi che, invitato dal parroco di Vasanello, don Enzo Prato, ha confermato immediatamente la sua gradita presenza.

Del resto monsignor Rossi è un grande estimatore dell’argomento e soprattutto, dell’esperto in materia, Franco Nembrini, conosciuto e apprezzato attraverso la lettura di molte sue opere.
Grande soddisfazione è stata espressa, nell’apprendere la notizia, dal sindaco Antonio Porri che ha così commentato: “E’ per noi un onore ma soprattutto una significativa gratificazione il fatto che il nostro vescovo Rossi, tra l’altro molto affezionato a Vasanello, partecipi all’incontro del prossimo giovedì alla scoperta di Dante.
Segno evidente sia dello spessore dell’evento proposto, sia dell’interesse suscitato dall’argomento in maniera trasversale, come abbiamo avuto modo di constatare già lo scorso 15 gennaio.
Nel primo appuntamento infatti erano presenti tantissime persone, da professori a letterati a semplici cittadini, che, per oltre due ore, hanno ascoltato rapite in silenzio le parole di Nembrini.
Lo straordinario successo della serata ha dimostrato l’interesse ed anche la richiesta di cultura proveniente soprattutto dai giovani che, in questa circostanza, avranno modo di intervenire e partecipare attivamente nel dibattito previsto al termine della serata. ”
A giovedì prossimo quindi, per riscoprire la grandezza della «Cantica del perdono», il Purgatorio, che lo stesso Nembrini definisce “la cantica della tenerezza per se stessi; è la cantica del presente, del tempo e dello spazio, dell’umanità, del percorso e del lungo lavoro che l’uomo deve fare per diventare fedele a se stesso, per ritrovare se stesso, per essere quello che al fondo è sempre stato: puro desiderio. È Dante che risponde alla domanda che abbiamo tutti: si può ricominciare? C’è una novità per cui si può ricominciare? Si può nascere di nuovo?”

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