SPETTACOLI – “La Banditaccia”, imperdibile l’ultima fatica di Quelli del Martedì

-di Simona Tenentini-

Quelli del Martedì: una nuova commedia all’insegna della sana comicità.

Dal 21 dicembre, la collaudata compagnia di Caprarola è in scena alle Scuderie di Palazzo Farnese con La Banditaccia e sono già in programma una serie di repliche fino a marzo per la consueta grande richiesta.

L’ultima fatica degli sceneggiatori Alessandro Morganti ed Angelo Pecorelli è “na storia de animali e de cortelli ambientata popio n’ ’a Tuscia.”

Un intrigo di ristoratori e criminali, cuochi e cacciatori, professori e contadini che, come sempre, tra risate e battute riesce a trascinare il pubblico in una dimensione senza tempo, quella del divertimento puro, fatto di semplicità ma anche di riflessioni e dettagli storici che fanno lo spessore della narrazione.

“La Banditaccia”va a sommarsi, per trovate sceniche ed irresistibile trama a tutti i capolavori già “sfornati” da Quelli del Martedì, che, come sempre, rappresentano una garanzia.

Un bravo quindi a tutti gli attori, Simone Narduzzi, Gabriele Rita, Franco Borgna, Angelo Borgna, Stefania Marcelli, Arcangelo Borgna, Angelo Pecorelli, Federico Bruziches, Luigi Moneta, Alessio Mascagna, Maurizio Nocera, Leonardo Canale ed un consiglio da prendere al volo: affrettatevi a prenotare le date rimaste, il sold out è dietro l’angolo!

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RECENSIONI – “La Quarta Onda” di Quelli del Martedì….tutto il resto è noia!

-di Bob Mc Otchy-

(- Cos’è il Genio?- È fantasia, intuizione, colpo d’occhio e velocità d’esecuzione.) Rambaldo Melandri dal film “Amici miei” di Mario Monicelli

Per tanti motivi la citazione non è casuale ed appare il modo migliore per iniziare a raccontare della commedia “La Quarta Onda” in corso di rappresentazione alle scuderie di Palazzo Farnese di Caprarola dalla compagnia “Quelli del Martedì”.

Il titolo richiama un esperimento di influenza sociale effettuato nel 1967 in un liceo della California detto “della Terza Onda” dal quale poi è stata tratta una commedia ed un film.

La vicenda è ambientata nel 1978 alla vigilia della strage di Via Fani nella redazione di “Radio 16”, una radio libera romana in crisi di ascolti ed introiti pubblicitari.

La guerra redazionale che ne scaturisce agli albori della comunicazione partecipata, tipica delle radio libere, genera una trovata estemporanea del giornalista e speaker Mino Petroselli che di colpo gode di un’ inaspettata popolarità.

Nel mezzo si inseriscono due giardinieri caprolatti che millantando una familiarità con il “Califfo” Franco Califano si vengono a trovare nei guai a causa delle fanfaronate ispirate dai microfoni accesi in un susseguirsi di equivoci tipici della commedia.

Il tutto sviluppa una serie di situazioni comiche esilaranti in cui però lo spettatore si rende conto che la commedia non si limita ad una descrizione di un momento storico e sociale, ma fornisce una chiave di lettura di come si sia arrivati all’attuale modalità comunicativa dei mezzi di informazione, che in realtà si sta parlando di Facebook e delle bufale che vi circolano, delle “trasmissioni di inchiesta” di Barbara D’Urso e di “Chi l’ha visto” della Sciarrelli, che inesorabilmente rovina i mercoledì televisivi del mio amico Luigi, insomma del fatto che il pubblico non si accontenta più di avere la notizia ma vuole esserne parte integrante.

Ma soprattutto che l’informazione può manipolare le coscienze delle persone ed imporre comportamenti, convinzioni e modalità di relazioni sociali.

La bravura degli autori e degli attori è nella capacità di fare tutto questo con leggerezza e con tempi comici di assoluto livello.

Gli autori sono Alessandro Morganti ed Angelo Pecorelli (alias Mino Petroselli) che hanno curato la regia con Franco Borgna (alias Jhonny Ponzoni investigatore finto anglo italiano), in scena Luigi Moneta ( Silvestro ..un gigante! ) Alessio Mascagna alias Cicorietta..di mestiere ..cattivo) , Stefania Marcelli (alias Rosanna .. un gradito ritorno), Simone Narduzzi alias Tonino giovin attore perfettamente a suo agio nel ruolo), Federico Bruziches (alias Michelangelo Fava anchor man della radio) e Gabriele Rita (alias Tiberio Marino sulla scena esperto musicale della radio e nella vita, tra le altre cose, presidentissimo della Compagnia).

Per i fortunati che riusciranno a procurarsi gli ultimi biglietti disponibili ( si replica fino al 2 aprile ma molte date sono sold out) della trama non diciamo di più ma affrettatevi…

Sciribiribindà a tutti con “Quelli del Martedì” e…tutto il resto è noia.

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CULTURA – “La Quarta onda” travolgente di Quelli del Martedì

-di Simona Tenentini –

La Quarta Onda….quella che ti travolge e scombina l’ordine precostituito.
Quella che, con l’avvento della radio libera, nel 1976, sconvolge ogni canale di linguaggio, creando una democrazia comunicativa fino ad allora sconosciuta, entrando nelle case e dando voce a tutti: al disoccupato, a chi vuole parlare di politica, di sport, di gossip o semplicemente a chi vuole solo salutare il vicino di casa.
“La Quarta Onda” è quella portata in scena a Caprarola da Quelli del Martedì che, con la consueta ironia e vena dissacratoria raccontano, tra risate ed irresistibili camei, la parola d’ordine delle radio libere: comunicare, tutto quello che si pensa ma, soprattutto, farsi ascoltare da tutti, dando in pasto agli ascoltatori quello che vogliono sentirsi dire, inventando delle mistificazioni per aumentare l’indice di gradimento e creando dei personaggi modellati ad hoc sulle preferenze del pubblico.

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CULTURA – “Quelli del Martedì”, buona la prima, anzi…ottima

-di Roberto Mecocci-
Pienone ( e non è una notizia) per la prima di Historia de Guitti, commedia in tre atti di “quelli del Martedì” andata in scena nelle Scuderie di Palazzo Farnese martedì 22 dicembre.
Teatro tutto esaurito e risate a crepapelle per la nuova storia che prende spunto da fatti storici realmente accaduti a cavallo tra il 500 ed il 600 a Caprarola.
Accompagnandola idealmente per mano, gli otto protagonisti, con un’interpretazione perfetta e degna dei migliori professionisti, conducono la platea in un viaggio virtuale fin alle radici della cittadina cimina, di Palazzo Farnese e alle origini della commedia dell’arte.
Nulla è stato lasciato al caso, dagli studi di approfondimento per mezzo di manoscritti conservati alla biblioteca vaticana, al lavoro di regia, di scenografia e messa in scena dei tecnici.
Il risultato è una commedia di ottima fattura, coinvolgente e dissacrante che, allo stesso tempo, rispecchia profondamente vizi e virtù di un’epoca storica caratterizzata dal profondo divario tra poveri e ricchi, nobili e pezzenti, di cui sul palco si trova un campione rappresentativo, a partire dal rubagalline e dal cuoco in disgrazia, vittime delle angherie di potenti o presunti tali.
Gli ingredienti per trascorrere una serata piacevolissima, insomma, ci sono tutti, la stagione è solo all’inizio e le occasioni per assistere a Historia de Guitti sono ancora tante…
Un consiglio però è d’obbligo: affrettatevi dame e messeri che lo spettacolo è andato ad incominciare………..

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TEATRO – “Quelli del Martedì”, un successo targato Caprarola

– di Roberto Mecocci –
Si fermò in quel tempo un avventore Una premessa è d’obbligo : chi scrive è stato appena nominato, a sua insaputa, Presidente del “Quelli del Martedì Fans Club “, che tra l‘altro si deve ancora costituire, ma quello è un problema secondario, per cui qualcuno potrebbe pensare che l’obiettività va a farsi benedire ma , parola di presidente, così non è. In tema con il nome del sito, lo spettacolo messo in scena in questa stagione dalla compagnia caprolatta con le sue cinquanta repliche previste, tutto rigorosamente sold out può essere definito senza dubbio l’EVENTO teatrale della TUSCIA.

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