RICONOSCIMENTI – Corchiano ottiene il riconoscimento nazionale Mimmo Beneventano

Affermazione dei valori della legalità, difesa del territorio, attività contro le mafie, sono queste le motivazioni del riconoscimento nazionale alla memoria del medico, giornalista e amministratore locale, Mimmo Beneventano, ucciso in un agguato di camorra il 7 novembre del 1980 a Ottaviano in provincia di Napoli. Giunto alla sua sesta edizione, il riconoscimento, promosso e organizzato da “Libera. Associazioni, nomi e numeri contro le mafie” e dalla fondazione “Mimmo Beneventano”, è stato assegnato a Bengasi Battisti, Sindaco di Corchiano, per l’impegno dell’amministrazione comunale nella promozione dei valori della legalità, nella diffusione di buone pratiche, nella difesa del territorio e dei beni comuni. In particolare, per il suo costante lavoro nella tutela e nella valorizzazione dell’ambiente, “argine – si legge nella nota diramata dagli organizzatori – a qualunque forma di interessi criminali”. Secondo il sindaco Bengasi Battisti, partecipe alla cerimonia svoltasi oggi pomeriggio nel comune di origine del medico assassinato, Sasso di Castalda, in provincia di Potenza, “il nostro normale amministrare, avendo cura della nostra terra e di chi la abita, assume da questo momento un grande significato di nuove e proficue relazioni”. Si tratta di un riconoscimento alla comunità di Corchiano. Una comunità dove, sempre secondo Battisti, donne, uomini e giovani “riconoscono nel valore della legalità, della giustizia, dei beni comuni e nella loro garanzia gli elementi fondamentali per una buona e vantaggiosa convivenza e per l’affermazione di un patto generazionale fondato sulla solidarietà e sul diritto alla dignità di ognuno”.

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