Palio di Vico: quando la passione accende un paese

di Simona Tenentini

Palio di Vico: un intero paese legato dalla passione. Grandi e piccoli, tutti straordinariamente innamorati del lago.

E’ grazie all’inventiva e all’impegno del presidente dell’associazione Palio di Vico, Marco Petruccelli, che questo legame, atavico ed indissolubile, ha potuto trovare la sua concretezza in una manifestazione esaltante, un puzzle fatto di momenti diversi ma mai dissonanti, legati dalla storia e dalla tradizione di un paese, Ronciglione, che sul lago di Vico si è sviluppato  e ne ha fatto il suo alter ego.

Ecco così che, per quattro lunghi giorni, estenuanti e faticosi ma allo stesso tempo meravigliosamente emozionanti, un gruppo unito di persone, tutti volontari, riesce a creare un’atmosfera magica dei tempi passati,  un salto in un’altra epoca che racconta le gesta di un popolo, dell’assedio francese, della caparbietà tipica di tutti i paesi della provincia di Viterbo. Piccoli o grandi ma sempre “tignosi”.

Vivere l’esperienza del Palio di Vico è stato emozionante e coinvolgente allo stesso tempo, perché non è possibile restare fermi a guardare quando tutto il paese si muove in un’unica direzione: quella segnata dal sentimento per le proprie radici, dal tifo per la propria contrada, dalla partecipazione per un ballo in piazza.

Alla fine, nella pacifica competizione della sfilata del corteo storico tra le nove contrade, a trionfare a mani basse è stata Santa Maria, che si è aggiudicata anche Miss Vico: Michela Meschini.

A Gianluca Lucidi, della Contrada Abboccatore, il titolo di Mister Vico.

Va invece alla Contrada Acquaforte la conquista del Palio.

Un plauso doveroso va quindi agli organizzatori. Bravissimi. A loro il merito di mantenere viva questa linfa contagiosa, a loro l’augurio di riuscirci per quanto più tempo possibile!

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