Review Category : Editoriale

ORTE – Quasi 50.000 euro per gli autovelox non a norma

Nov 16, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Quasi 50.000 euro. E’ questa la somma spesa dal Comune di Orte per l’installazione, in pochi chilometri di strada da Orte a Orte Scalo, e fino a Petignano, di un numero sproporzionato di colonnine dissuasori, i famigerati Speed Check. La polemiche sorte riguardo questo tipo di apparecchiature sono molte e comprendono diversi aspetti, il più importante è, senza dubbio, quello relativo alla loro non omologazione. In poche parole i Velo Ok non sono a norma, secondo il Ministero dei Trasporti, in quanto non sono inquadrabili nel Codice della strada. “L’attuale impiego come componenti della segnaletica non può essere autorizzato in quanto i manufatti non sono riconducibili ad alcuna delle fattispecie previste dal vigente Regolamento.” Dunque apparecchi non regola ma, ultimamente assai in voga tra i comuni italiani, pur rappresentando un grave esempio di sperpero di denaro pubblico. L’altro aspetto molto controverso è il loro posizionamento: collocate a bordo strada e ad altezza uomo sono facilmente danneggiabili dai vandali. E’ già successo, infatti, che dopo qualche giorno dall’installazione le colonnine arancioni siano state ricoperte di vernice spray e rese inutilizzabili. Inoltre, la scarsa distanza tra un dispositivo e l’altro rende le strade ancora più pericolose, sia perché gli apparecchi costituiscono un intralcio, sia perché gli automobilisti sono spesso costretti a frenare all’improvviso. Per questi strumenti non a norma, pericolosi e pressochè inutili, l’amministrazione ha speso, come risulta dalla delibera di giunta (http://www.comune.orte.vt.it/images/stories/pub.%20311-13%20del.g.m.%20n.52-13.PDF) oltre 47000 euro di soldi pubblici. Il rimanente importo, di 38.795 euro è stato finanziato dalla Regione Lazio. Sempre soldi pubblici. Un’operazione quanto meno discutibile, per la quale, si sta consolidando, da più orientamenti, l’ipotesi di danno erariale: spendere soldi per qualcosa che non è in regola, è infatti reato. Chissà che ne pensano al Comune di Orte? Simona Tenentini Read More →

ORTE – Autovelox spuntati come funghi, secondo la legge però non sono a norma

Nov 15, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Comments 0
Sono comparsi così come funghi, dalla sera alla mattina, tra Orte e Orte Scalo, fino a Petignano. In tutto una trentina, a distanze ravvicinate, quasi ridicole, uno dall’altro. Sono i famigerati autovelox chiamati Speed check o velo ok, colonnine arancioni che sbucano ai bordi della carreggiata nei punti più impensabili. Lo scopo dovrebbe essere quello di educare gli automobilisti ad una guida rispettosa dei limiti di velocità, soprattutto nei centri abitati, l’unico problema è che, paradossalmente, sono gli stessi apparecchi a non essere a norma. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con parere del 20/4/2010 prot.34483, in riposta a specifico quesito, ha precisato che “i dispositivi in oggetto non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal Nuovo Codice della Strada (Dls n. 285/1992) e dal connesso Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR n. 495/1992).”. Inoltre “il loro impiego per fini non sanzionatori non risulta coerente con la Circolare del Ministero dell’Interno prot. 300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14.08.2009, “Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade”. Giova considerare, al riguardo, che l’eventuale rilevazione di violazioni del limite di velocità, senza la conseguente applicazione delle relative sanzioni ai sensi dell’art. 142 cc. 8, 9 e 9-bis del Codice, potrebbe configurare l’omissione di atti d’ufficio, mentre l’acquisizione di dispositivi non previsti dalle vigenti norme, e non finalizzati all’accertamento delle violazioni, potrebbe concretizzarsi nell’ipotesi di danno erariale. Qualora i manufatti in argomento vengano utilizzati come meri contenitori di misuratori di velocità debitamente approvati, si rappresenta che, se installati in centro abitato, essi devono essere presidiati dagli organi di polizia stradale, in quanto allo stato attuale della normativa il rilevamento a distanza delle violazioni del limite di velocità non è consentito in ambito urbano.” Insomma, la collocazione degli speed check in un centro abitato, in cui sono utilizzati solo come contenitore di autovelox o similare con la presenza di pattuglia, può configurare sia responsabilità per distrazione nell’ipotesi di incidenti sia, addirittura, danno erariale in quanto si tratta di attrezzatura classificabile solo come arredo urbano e non, invece, come segnaletica o complemento di segnaletica. Facendo una rapida somma, visto che gli speed check installati ad Orte sono circa trenta, ad un costo che si aggira tra i 1500 e 2000 euro, i conti sono presto fatti. Agli automobilisti il resto delle considerazioni. Simona Tenentini Read More →

CULTURA – “Bannare” è diventato lo sport preferito di Barelli

Nov 14, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Giacomo Barelli, l’uomo per tutte le stagioni. O meglio l’ ”uomo ex”. Ex Pd, ex Fli, ex montiano, ora da assessore alla Cultura del Comune di Viterbo, ex populista*. Era il 2010 quando, da fuoriuscito del Partito Democratico, Barelli scriveva: “…ho deciso di FARE POLITICA tornando a parlare agli elettori….persone che all’ultimo congresso hanno militato in opposte mozioni ma che oggi , finalmente , si ritrovano nella comune critica della gestione di un partito che non parla piu’ ai cittadini…. Tutti invece troppo affannati ad occupare i sempre piu’ angusti “spazi di potere” riempiendosi la bocca di frasi come “ ..ci vuole un ricambio della classe dirigente ….”per poi ben guardarsi dal fare loro, i dirigenti, un primo passo indietro All’epoca della folgorazione per Mario Monti, invece, il buon Barelli affermava che: “La forte carica di civismo ed i tanti esponenti della società civile che lo compongono faranno sì che il nostro movimento, piu’ di altri, rappresenti quel cambiamento di rotta ma anche di facce che ha auspicato Monti nel suo discorso e che l’Italia aspetta da tempo ed anche a Viterbo ormai da tempo ci stiamo attrezzando per questo…. quella che potremmo definire “Lista Monti” che tenga conto degli insegnamenti nazionali e cioè che parta dalle cose da fare piuttosto che dalle alleanza stilando magari un’“Agenda per la Tuscia”. Ciò vale chiaramente per le elezioni regionali dove valuteremo concretamente i progetti e le proposte sul tavolo” Insomma, non c’è che dire, i contenuti e le intenzioni di apertura verso i cittadini e verso il rinnovamento ci sono tutti. Peccato però che, in questi ultimi giorni, le dichiarazioni non fanno che cozzare con la realtà e le problematiche di un assessorato che forse Barelli non è ancora riuscito ad “indossare” alla perfezione. Tanto che, di recente, pare che il suo sport preferito sia diventato quello di “bannare” gli oppositori del Giacomo-pensiero. Senza esclusione di colpi. Si va dalla presidente della proloco di Viterbo, ai giornalisti, fino alle persone comuni. E, nel frattempo, il popolo della Rete giustamente si indigna e crescono i malumori tra le associazioni culturali che costituiscono il tessuto connettivo della crescita di una città. Forse però Barelli questo non lo ha ancora capito. (*nello specifico, si chiarisce a tutti coloro dalla querela facile, che per “populista”si intende un’accezione positiva del termine, ovvero chi “…accetta come unica legittimazione per l’esercizio del potere politico quella derivante dal consenso popolare.) Simona Tenentini Read More →

MACCHINE S.ROSA IN PIAZZA – Viva Viterbo: “Un’iniziativa per la promozione del turismo”

Riceviamo e pubblichiamo da Viva Viterbo Dopo le anticipazioni di stampa sul progetto di esporre tre macchine di Santa Rosa nelle piazze nel periodo di Natale Viva Viterbo, che ha nell’Assessore Barelli, nel Presidente Rossi e nella Consigliera De Alexandris i propri rappresentanti in Comune, voleva dire la sua. Non entriamo nel merito delle cifre, ancora in fase di definizione ma, per un analisi della questione, prendiamo per buone quelle circolate in questi giorni che parlano di un costo stimato superiore ai 100.000 Euro. Cifra importantissima, per carità, ancor più in questi periodi di crisi dove tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, dove i servizi sembrano ridursi di giorno in giorno, dove, girando per le strade della nostra città, sembra di toccare con mano l’impoverimento della collettività . Tutto drammaticamente vero. Purtroppo però tutto questo non si combatte bloccando gli investimenti, rinchiudendosi nelle case o negli uffici comunali, aspettando che il peggio passi. Noi di Viva Viterbo siamo convinti che l’economia della nostra città possa ripartire se investiamo sulla valorizzazione del nostro territorio. Lo abbiamo sostenuto con forza in campagna elettorale e lo continuiamo a ribadire ora. Da sempre sentiamo parlare dei nostri vicini toscani o umbri, della loro abilità nella promozione turistica che ha attratto e continua ad attrarre turisti da tutto il mondo, della loro capacità di creare economia vera sfruttando quello che la natura e i loro antenati hanno lasciato come preziosa eredità. E noi? Noi siamo sempre rimasti a guardare, cullandoci sul pensiero, radicatissimo dalle nostre parti, che da noi “ non se può fa “. Noi di Viva Viterbo siamo convinti invece che “si può fa“ e che anzi, in questo momento, “si deve fa“. Siamo consapevoli della ricchezza del nostro territorio, dell’unicità delle nostre risorse naturali ed artistiche e vogliamo che la loro valorizzazione sia il motore della rinascita economica viterbese. Il progetto di Natale, portato avanti dall’assessore Barelli, con la caparbietà che lo contraddistingue, e sostenuto con convinzione dal sindaco Michelini e da tutta la Giunta, è un primo, importante passo, in quella direzione. La questione dei costi sta a cuore anche a noi e tutto è stato pensato per valorizzare al massimo ogni euro speso. Dire che 100.000 euro sono troppi, senza analizzare a fondo le ricadute economiche che potrebbero avere sulla città è voler banalizzare la questione a tutti i costi. I Viterbesi devono sapere, ad esempio, che lo scorso anno sono stati spesi, per il natale viterbese, più di 120.000 euro, con una miriade di iniziative piacevoli, per carità, (alcuni esempi: la corsa dei babbi natale, la calza della Befana più lunga d’Italia) ma che hanno allietato la nostra comunità senza attrarre nessun nuovo potenziale visitatore esterno. Men che meno tali iniziative possono fare notizia, se non sulla cronaca locale. Noi abbiamo un’idea diversa: fare meno cose ma di rilevanza tale da poter dare lustro alla nostra città, con benefici effetti sui flussi turistici. D’altra parte il Festival letterario di Caffeina ce lo ha insegnato: un evento ben fatto e di qualità attira visitatori da tutto il Paese e fa parlare della nostra città su tutti i mezzi di informazioni nazionali. Rinunciare a portare avanti un progetto, giocare sempre e solo in difesa, non eviterà alla nostra città quella china discendente, imboccata da tanto, troppo tempo e che sembra oggi inarrestabileRead More →

Anche Bolsena nel progetto “Gusta l’arancione 3.0”

Nov 4, 2013 Posted by In Editoriale Tagged , Comments 0
Un progetto tecnologico finalizzato a esaltare, e mettere in rete, le eccellenze dei “paesi arancioni” e creare vere e proprie esperienze di viaggio. La presidenza del Consiglio dei Ministri – Dipartimento per gli Affari regionali, Turismo e lo Sport – ha comunicato che, sulla base della graduatoria approvata, il progetto “Gusta l’arancione 3.0” presentato dall’Associazione Paesi Bandiera Arancione è stati ammesso al finanziamento risultando, oltretutto, in terza posizione su oltre 400 progetti presentati. 29 Comuni soci, tra cui anche Bolsena, per un investimento pari a un milione di euro: 224.000,00 è il contributo messo a disposizione dal Ministero tramite il D.M. 13 dicembre 2010 mentre la restante quota è suddivisa tra il costo del personale destinato al progetto da ciascun Comune e l’investimento realizzato dalle imprese della filiera turistica che saranno coinvolte nel progetto stesso dalle amministrazioni. “Non posso che esprimere tutta la mia soddisfazione – commenta il sindaco di Bolsena, Paolo Dottarelli – per il raggiungimento di questo importante traguardo: un progetto ambizioso, e di ampio respiro nazionale, che ci permetterà di esaltare le nostre eccellenze locali. La promozione da parte del Ministero a questa iniziativa permetterà di conferire lustro e importanza alla nostra amata cittadina; il lavoro di collaborazione e condizione con gli altri Comuni d’Italia sarà sicuramente per noi un’opportunità di crescita culturale ed economica”. Un’iniziativa che vuole promuovere, e sostenere, il settore turistico: ottimo volano per il patrimonio paesaggistico e culturale italiano. I risultati del progetto vogliono anche evidenziare quanto il turismo – unitamente ad Arte e Cultura – siano la naturale vocazione economica dell’Italia che deve essere preservata e allo stesso tempo alimentata, soprattutto tra i giovani. Le analisi di mercato realizzate dalle più autorevoli organizzazioni italiane e internazionali danno una chiara indicazione in relazione al crescente appeal delle località “minori” caratterizzate da una eccellente vivibilità e da una riconosciuta maggiore autenticità dell’esperienza di vacanza egregiamente rappresentate dai paesi Bandiera Arancione. Nonostante questi trend favorevoli, vi è ancora oggi una sostanziale difficoltà di risposta a questo tipo di domanda a causa della elevata frammentazione delle risorse e della “debolezza” organizzativa che riducono sia la capacità attrattiva del territorio, sia la possibilità di produrre una ricaduta economica distribuita. Con il progetto “Gusta l’Arancione 3.0” le amministrazioni comunali aderenti intendono superare tali limiti e, avvalendosi delle opportunità offerte dalle nuove tecnologie, si propongono di far emergere il “valore nascosto” del proprio territorio migliorando la qualità dell’offerta di vacanza, l’esperienza di fruizione e la gratificazione emotiva vissuta dal turista. Read More →