BAMBINI – “Romanzo d’infanzia”, all’Unione il teatro-danza per i bimbi

VITERBO – Nell’ambito della rassegna A teatro in famiglia, promossa dal Comune di Viterbo e ATCL – Associazione Teatrale fra i Comuni del Lazio con il finanziamento del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e della Regione Lazio, torna con uno spettacolo per bambini, dopo il successo dello scorso anno con La morte e la fanciulla, la compagnia Abbondanza/Bertoni con Romanzo d’infanzia il 10 marzo ore 18 al Teatro dell’Unione di Viterbo. Vincitore del Premio Stregagatto 1997/98, è uno spettacolo per bambini a partire dai 6 anni, in cui il linguaggio del teatro-danza, normalmente riservato ad un pubblico non di giovanissimi, si propone in una formula più narrativa ed immediata in modo da renderlo fruibile anche ai più piccoli. Romanzo d’infanzia è uno spettacolo dedicato a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore, che danza e parla della relazione tra genitori e figli. Commuove gli adulti e fa ridere i bambini. Per questo è vivamente richiesta la loro presenza, essendo una creazione nata esplicitamente per un pubblico giovane. Vincitore di numerosi premi e spettacolo cult della Compagnia Abbondanza/Bertoni, è stato tradotto in quattro lingue e rappresentato in tutto il mondo con più di seicento repliche; in scena gli stessi Michele Abbondanza ed Antonella Bertoni.

 

L’infanzia è il diamante della nostra vita, è grezza e abbagliante. Si può scheggiarlo e offuscare la potenza della sua luce. E questo è male? Non so, ma fa male, molto male. Se è vero che d’amore si può impazzire è ancor più vero che senza amore si diventa matti e infelici. E che disastro i bambini senza amore o con troppo amore. Tra gli eterni deboli ci sono i bambini. Crediamo che la diversità sia un diritto che va ribadito in ogni epoca e in ogni paese. Insomma è sempre tempo di trovarsi dalla parte di chi perde, di chi è più debole. Da questi presupposti deriva un metodo di lavoro che influenza e definisce soprattutto la drammaturgia e il lavoro con i danzatori-attori, considerati più importanti del personaggio, del testo e portatori di materiale umano prezioso e vivo. Questo lavoro parla del disagio infantile all’interno dei rapporti primari-affettivi, della violenza fisica e psicologica che l’infanzia subisce a casa o nelle istituzioni, del delitto di non ascoltare i propri figli, di colpe senza colpevoli. In scena due danzatori che si alternano tra essere genitori e figli e poi di nuovo padre e figlio e madre e figlia e poi fratelli, sì, soprattutto fratelli, e alternano il subire e il ribellarsi e fuggire e difendere e proteggersi e scappare e tornare e farsi rapire per sempre senza ritorni: insomma vivere. Una dedica a tutti coloro che non possono fare a meno dell’amore.

Letizia Quintavalla, Antonella Bertoni, Michele Abbondanza, Bruno Stori.

 


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Data
10/03/2019
18:00 - 19:30

Organizzatore

Location
Teatro Unione

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