CINEMA – “La notte di Olimpia”, docu-film inedito su Donna Olimpia

SAN MARTINO AL CIMINO – “Prima” proiezione del docu-film inedito “La notte di Olimpia” di Mario Silvestri a San Martino al Cimino presso il Balletti Park Hotel mercoledì 13 agosto alle 21, ad ingresso gratuto, in occasione della mostra “Nel regno di Olimpia”.
Il passato cammina verso il futuro” nella quale sono esposti le “foto-pitture” di Mario Silvestri e i quadri di Fausto Morucci. Mario Silvestri fissa nelle sue “foto-pitture” immagini di antiche di San Martino, che fu un principato al tempo del papato di Innocenzo X (XVII secolo) e sulle tele aggiunge “il ritocco” del pittore con un intervento manuale; l’artista Fausto Morucci colloca nelle sue opere uno straordinario gioco di colori che sembrano protendersi persino oltre la tela.
La mostra ricorda la figura di donna Olimpia, la famosa Maidalchini Doria Pamphili, cognata di Innocenzo X, che volle il principato di San Martino, ne fece disegnare la pianta ovoidale, al pari di piazza Navona, dal Borromini, vi trovò il luogo ideale per la sua residenza finale e qui è sepolta all’interno della splendida abbazia.
Il docu-film racconta, rielaborandola liberamente, la vita della famosa Olimpia detta “Pimpaccia”, attraverso la figura del frate accusato dalla donna di averle usato violenza mentre era rinchiusa in convento.
In effetti fu uno stratagemma al quale Olimpia ricorse per non divenire monaca e indurre il padre a maritarla con il ricco e anziano Nini. Rimasta presto vedova, grazie alla consistente eredità, la Maidalchini potè, quindi, convolare a seconde nozze con Pamphilio Pamphili, divenire influente cognata del cardinale Giovanbattista, poi papa Innocenzo X, e dominatrice indiscussa e assoluta della corte papale e di tutta Roma, tanto da essere chiamata ironicamente la papessa.
Rimasta vedova di Pamphilio, ricevette dal cognato papa nel 1645 l’ abbazia di San Martino al Cimino ed i relativi edifici, in rovina, del complesso abbaziale, il titolo di principessa di San Martino al Cimino e feudataria di Montecalvello, Grotte Santo Stefano e Vallebona.
Olimpia operò interventi a San Martino e, assecondata da grandi architetti (tra cui il Borromini ), restaurò la chiesa aggiungendovi due torri come contrafforti, fece costruire un palazzo di grandi dimensioni sulle rovine delle strutture monastiche e promosse la riorganizzazione del borgo ponendovi intorno, su pianta che riproduce piazza Navona, le famose case a schiera. Olimpia morì di peste a San Martino al Cimino nel 1657, lasciando in eredità 2 milioni di scudi
La mostra, ad ingresso gratuito, resterà aperta fino al 20 agoto con orario 10-13; 16-21.


Data
13/08/2014
21:00

Organizzatore

Location
Balletti Park hotel

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