In seguito alla recente comunicazione riguardo lo spostamento di Bomarzo Esoterica in altre location, gli organizzatori intendono precisare quanto segue: “Il nostro ultimo intervento non voleva essere assolutamente un atto d’accusa contro l’attuale amministrazione che invece ringraziamo per aver supportato la nostra rassegna.
Del resto, infatti, il problema degli ascensori che non funzionano,così come altre criticità sul territorio, non sono imputabili all’attuale giunta, che si è insediata solo a Maggio 2015 ed anzi sta facendo del tutto per cercare di migliorare la situazione.
A questo riguardo cogliamo l’occasione per ringraziare sia il Sindaco sia l’assessore alla cultura per essere stati sempre presenti agli eventi da noi organizzati.
La nostra intenzione, in realtà, era quella di evidenziare il poco interesse, diffuso in tutta la Tuscia, per gli appuntamenti a carattere culturale.
Non sta a noi capire o analizzare questo fenomeno, tuttavia abbiamo semplicemente deciso di stoppare “Bomarzo Esoterica”in quanto rischiava di diventare un “evento per pochi intimi”.
Essendo noi una rete di associazioni che opera in tutto il Centro Italia, abbiamo quindi deciso, a malincuore, di “emigrare culturalmente” nella vicina Umbria, dove la cultura ed il turismo da sempre fanno sistema.
Per quanto concerne il Prof.Osmanagich che sarà presto in Italia, abbiamo deciso di coinvolgerlo nella realizzazione di un documentario presso la Piramide di Bomarzo che sarà tuttavia girato in forma privata con i soci delle varie associazioni, per rispettare il territorio,i suoi equilibri millenari e la sua biodiversità.
Ringraziamo infine tutti coloro che sono intervenuti a “Bomarzo Esoterica”: il Comune di Bomarzo nella persona del Sindaco, del Vice Sindaco, degli Assessori e dei Consiglieri per l’onesto e franco supporto fornitoci. Presto saranno pubblicati i filmati in Alta Definizione degli eventi fin qui svolti, che hanno visto protagonisti prestigiosi ospiti ed artisti.
Il nostro intento era quello di promuovere questo territorio facendolo conoscere in maniera più capillare attraverso le immagini, nella speranza di esserci riusciti, non possiamo certo dire di non averci provato.”
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