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Al Tuscia Film Fest l’abbraccio di oltre mille persone commuove Edoardo Leo

di Simona Tenentini

VITERBO – Oltre mille persone, in piazza San Lorenzo a Viterbo ieri sera, ad accogliere Edoardo Leo ospite del Tuscia Film Fest.

Un ideale, caloroso abbraccio che ha visibilmente emozionato l’attore che, dopo aver ricevuto il premio Manganiello e la proiezione del film FolleMente, si è raccontato a cuore aperto, ma anche con determinazione, a tutta la piazza.

In un piacevole excursus della sua carriera attraverso la sapiente guida del giornalista Enrico Magrelli, Leo ha ripercorso l’evoluzione e la crescita del suo percorso artistico “perchè un attore non si giudica dagli ultimi sei o sette anni di successo, ma si “costruisce” in tourneè massacranti, in ore ed ore di studio, in stipendi da fame.

Alla fine quello che fa la differenza è l’ostinazione e la determinazione ad andare avanti…nonostante tutto.

Io faccio questo mestiere da trentun anni e a guidarmi non è la passione – ha specificato – con la passione puoi fare padel o andare a cavallo, fare l’attore è una cosa diversa, ci vuole la voglia di andare avanti.

Alla fine gli sforzi ed i sacrifici vengono premiati, basti pensare che FolleMente sta facendo il giro del mondo e, a fine mese, uscirà in 30000 sale cinematografiche in Cina. Un successo per il film ma, soprattutto, per l’Italia, troppo spesso bistrattata in questo settore.”

“Vedere piazze gremite come questa è sempre un’emozione – ha concluso Edoardo Leo, citando con orgoglio le sue origini – io vengo dalla provincia, sono cresciuto a Sutri e porto sempre con affetto nel cuore i miei ricordi di infanzia che, alla fine, sono quelli che hanno indirizzato anche le mie scelte future, in particolare l’ambizione di fare un cinema “popolare” che, come mi ha insegnato Gigi Proietti, sia in grado di accomunare il laureato alla persona più umile,  in una sorta di grande abbraccio inclusivo”.

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Messa da Requiem nella Basilica di Santa Maria Aracoeli: grande successo per il concerto diretto dal Maestro Isabella Ambrosini

Lug 12, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged , Comments 0

di Simona Tenentini

ROMA – Un successo annunciato il grande appuntamento con uno dei classici più amati di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem,  che si è tenuto lo scorso 11 giugno nella Basilica di Santa Maria Aracoeli a Roma.

Il concerto, compreso nell’ambito della settima edizione della Rassegna “Nuove voci della lirica” ha visto protagonisti l’Orchestra Roma Sinfonica ed il Coro Roma Tre, diretti dal Maestro Isabella Ambrosini che ha dato una lettura intensamente drammatica del capolavoro verdiano, scavando a fondo nella partitura per portare alla luce i gesti compositivi dell’autore e svelarne così la vera natura che si rivela, di fatto, essenzialmente drammaturgica.

Ottima la performance del Coro Roma Tre e dell’Orchestra Roma Sinfonica che hanno marciato, musicalmente compatti, sotto la bacchetta vigile dell’Ambrosini, dal pianissimo-sottovoce marmoreo del “Requiem aeternam” iniziale all’esplosione apocalittica in fortissimo del “Dies Irae” fino alla preghiera accorata del “ Kirye eleison” e della Fuga del “Libera me Domine”.

Anche la scelta dei cantanti solisti è risultata vincente: ne è scaturito un quartetto di voci ben armonizzate fra loro e tuttavia ben distinguibili per colore e carattere l’una dall’altra.

Marija Jelic, il Soprano rivelazione per dell’edizione 2025 della Rassegna“Nuove voci della lirica “, una voce che, nonostante la giovane età, mostra già non solo un notevole impeto drammatico nel registro acuto ben evidenziato nel “Libera me Domine”, ma anche un ottimo padroneggiamento della tecnica del filato, cosa che le permette agevolmente di svettare al di sopra della grande massa di Coro e  Orchestra anche nei  passaggi più impervi, come nell’Offertorio o nella Fuga del finale.

Giada Frasconi coniuga un timbro scuro e corposo da Mezzosoprano verdiano ad una tecnica salda, grazie alle quali può affrontare  sia le impervie salite e i bruschi salti di registro del “Liber scriptus” sia la discesa alle note più gravi dell’estensione come nell’”Agnus Dei”, mantenendo un’emissione piena  e rotonda sia nel piano che nel forte.

Matteo Mezzaro, tenore dal timbro morbido e luminoso al suo debutto nel Requiem, supera brillantemente la prova intonando con risolutezzal’ “Ingemisco” e dando mostra di avere nella voce uno strumento duttile capace di passare dagli accenti più intimi e accorati ai grandi slanci fino alle note più acute del registro, come richiesto dal ruolo.

E infine, il baritono Alessio Quaresima Escobar della cui performance preme sottolineare soprattutto la naturalezza con cui ha affrontato anche i passi più scoperti e scabrosi del suo ruolo –  come i frequenti salti anche di ottava e le reiterate scalate al mi acuto del ”Confutatis maledictis” – ed  anche la raggelante, cadaverica, grottesca fermezza con la quale ha “stupito” nel  “Mors stupebit”.

Tantissimo il pubblico che ha affollato la Basilica, anche in piedi e fino in fondo alle due porte d’ingresso.

 

“Sono felice di aver potuto dirigere, ancora una volta, la Messa da Requiem di Verdi, un capolavoro immenso, un’opera che è la summa di tutto il pensiero compositivo dell’autore e che non si finisce mai di studiare e di approfondire.

Con tutti i musicisti, coro, orchestra e quartetto dei solisti, abbiamo fatto un intenso e serrato lavoro di prove che ci ha portato quasi in uno “stato di grazia” – ha commentato a margine del concerto il direttore Isabella Ambrosini –  il giorno dell’evento, infatti, c’è stata una concentrazione ed un’immersione totale nella musica che è, a mio avviso, il risultato più grande e più appagante del fare musica insieme non solo per il Direttore, ma per  tutti i musicisti coinvolti e anche per il  pubblico che ha gremito la Basilica e che, a riprova di questo, ci ha tributato un lungo e intenso caloroso alla fine della performance.”

Photo credit: Adriano Bellucci

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Giulia Calcagnini e Valerio De Mattia trionfano alla ventiduesima edizione del Funny Festival di Campagnano

Lug 1, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Ancora un successo e tre serate di grande musica per il seguitissimo Funny Festival di Campagnano, alla ventiduesima edizione.

Domenica 29 giugno, nella suggestiva cornice di Piazza Regina Elena, ai piedi dell’imponente Porta Maggiore, è andata in scena l’avvincente finale tra artisti di altissimo livello che si sono sfidati, a colpi di note, per aggiudicarsi l’ambita vittoria.

Una location stracolma ha accolto i diciassette artisti finalisti, divisi in due categorie, che hanno colpito i giurati per l’elevato spessore artistico e la padronanza del palco, anche per i talenti più giovani che non si sono fatti intimorire dalle tantissime persone presenti.

Il pubblico ha sottolineato con sonori applausi le performances dei cantanti in gara, provenienti da tutta la regione.

Ad esibirsi gli artisti selezionati nelle due serate precedenti suddivisi in Over ed Under, e, ad esprimere il loro giudizio, la giuria composta da 11 membri, 6 tecnici e 5 di qualità.

Ad accompagnare i cantanti l’impeccabile  gruppo “Dove e Quando”  composto da Anselmo Anselmi- Cubase 5 music composer e voce, Enrico Scatolini- tastiere e voce, Francesco Giacometti al basso, Mirko Turchetta alla chitarra acustica e elettrica e Leonardo Gentili alla batteria.

A presentare la serata, Carlo Ottavianelli e la co-conduttrice Chiara Trivelloni

Il festival è stato realizzato in collaborazione con il Comune,  la Pro-loco, l’Aps Libertà e Partecipazione e numerose aziende che da anni supportano la mission del progetto, quella di valorizzare e promuovere i talenti locali e proprio per questo motivo realizzato in forma completamente gratuita

“Il Funny  è l’unico festival dove al cantante non sono richiesti oneri economici – ha dichiarato il direttore artistico Ottavianelli – anzi, oltre a non richiedere quota di iscrizione,  è nostra consuetudine a cui teniamo molto, organizzare un pranzo nel mese di settembre offerto dalla nostra associazione e, in quell’occasione, vengono consegnati gratuitamente foto e video della manifestazione.

Per questo siamo molto orgogliosi dell’ottimo riscontro di pubblico e del successo crescente in oltre venti edizioni del festival, a maggior ragione perché facciamo divertire il pubblico e diamo la  possibilità a giovani e meno giovani di mettersi in evidenza cantando live con una band ed un service professionale.”

Questi i nomi dei vincitori della ventiduesima edizione del Funny Festival premiati dal sindaco di Campagnano, Alessio Nisi.

Categoria Under:

1 – Giulia Calcagnini da Sacrofano

2 – Alisa Greco da Campagnano

3 – Amelia Sofia Barac da Campagnano

Categoria Over:

1 – Valerio De Mattia da Morlupo

2  – Chiara Faroni e Elisa Burgio da Roma

3 –  Micaela Fasoli da Campagnano

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Al via Ombre Festival, oltre novanta eventi nelle piazze di Viterbo per promuovere legalità, arte e cultura

Giu 27, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Oltre novanta eventi, tra Viterbo e Tuscania, per promuovere il dialogo tra giustizia e società civile, valorizzando l’arte e la cultura della Tuscia.

E’ stata presentata stamattina, al Comune di Viterbo la sesta edizione di Ombre Festival, una realtà che, come ha spiegato la sindaca Chiara Frontini, “ormai identifica la città e, da un anno all’altro, cresce di qualità e di offerta culturale.”

In conferenza, oltre a lei, il direttore artistico del Festival, Alessandro Maurizi, l’assessore alla Capitale europea della Cultura Alfonso Antoniozzi, l’assessore Elena Angiani, il vicepresidente del Consiglio Regionale Enrico Panunzi, il primo dirigente della Polizia di Stato Giovanni Accardo la direttrice artistica sezione dedicata a Pier Paolo Pasolini, Rosella Lisoni.

Un calendario ricco e variegato che, dal 19 al 27 luglio, ospiterà giornalisti, scrittori, magistrati e politici, in un percorso culturale che si snoderà tra piazza della Repubblica, piazza del Gesù, piazza San Lorenzo e largo Torre di Lavello a Tuscania, creando un itinerario immaginario tra intuizione e verità.

Il tema del 2025 si ispira, infatti, ad una celebre frase di Pier Paolo Pasolini, tratta da un’intervista del 1974: “Io so. Ma non ho le prove.”

Una citazione che esprime la tensione tra coscienza civile e silenzio istituzionale e che invita alla responsabilità, alla denuncia lucida fondata sull’osservazione critica della realtà.

In omaggio a questa visione, a cinquant’anni dalla sua morte, è stata allestita una sezione speciale intitolata “Pasolini è vivo”, dedicata alla sua voce, alle sue idee e al suo coraggio intellettuale, oggi più attuali che mai.

In contemporanea agli appuntamenti del festival, la sezione includerà incontri, letture, proiezioni e conversazioni nelle suggestive cornici di Piazza della Repubblica, Piazza del Gesù a Viterbo e alla Torre di Chia, luogo caro a Pasolini.

Tra i tanti ospiti previsti nel cartellone di Ombre Federica Angeli, il ministro Matteo Piantedosi, Felice Romano, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, Mario Giordano, Chiara Francini, Massimo Wertmuller, Franco Gabrielli,  e l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella.

Ed ancora i due appuntamenti da non perdere il 19 luglio, il Live Aid Legacy 2025 in piazza San Lorenzo,  a 40 anni dal leggendario concerto del 1985, e, il 20 luglio, sempre in piazza san Lorenzo, lo spettacolo della compagnia del Foro di Viterbo: “Una strada per due. Come si chiama: via Cassia o via Francigena? “.

Si conclude, fuori calendario, il 5 agosto, con l’Off del musicista e cantautore Ermal Meta che presenterà il suo libro “Le camelie invernali”.

Quest’anno si parte con l’anteprima Aspettando Ombre, dal 27 giugno al 8 luglio: stasera, alle 21 in piazza della Repubblica a Viterbo l’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati – Sottosezione Distrettuale di Viterbo, in collaborazione con Ombre Festival, dal titolo: “Il nuovo disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere e il nuovo CSM”

Interverranno: il dott. Cesare Parodi, Presidente ANM, il dott. Rocco Maruotti, Segretario Generale ANM, l’Avv. Mario Scialla, Presidente Organismo Congressuale Forense e l’Avv. Rinaldo Romanelli, Segretario Unione Camere Penali Italiane

Moderatrice dell’incontro la giornalista Giulia Merlo.

Sarà un’importante occasione di confronto e approfondimento su temi di grande rilevanza per il futuro della giustizia italiana.

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RASSEGNE – Teatri di Pietra, via alla prestigiosa rassegna all’Anfiteatro romano di Sutri: quattro le prime assolute in calendario

Giu 26, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Torna a Sutri, nella suggestiva cornice dell’Anfiteatro romano, Teatri di Pietra.

La prestigiosa rassegna multiculturale,  che ha come direttore artistico il Maestro Aurelio Gatti, ha l’obiettivo di valorizzare siti archeologici attraverso un percorso che si snoda tra musica, danza e teatro ed è giunta quest’anno alla ventitreesima edizione.

Nell’arco temporale compreso tra giugno e settembre, lo spettacolo dal vivo diventerà il protagonista assoluto in cinque  regioni italiane, realizzando una consolidata operazione di promozione territoriale dalle  molteplici espressioni culturali .

Da oltre vent’anni  la Rete, coordinata dal Maestro Aurelio Gatti, è riuscita ad esaltare 23  siti archeologici in tutta la Penisola, portando in scena oltre 100 manifestazioni ed  unendo anteprime nazionali,  opere immortali della drammaturgia greca e latina e grandi spettacoli di balletto.

Quest’anno ha preso il via dall’Appia, regina viarum, con Attraversamenti e si svolgerà, in contemporanea con Sutri, in siti archeologici della Sicilia e della Toscana.

A Sutri, il cartellone prevede un mese di programmazione, dal 4 luglio al 2 agosto, con spettacoli e performances pensati per raccontare il presente in luoghi ricchi di storia – noti e meno noti – con opere classiche e contemporanee in cui si fondono, in perfetta armonia espressiva, il canto con la danza, il teatro con la musica, le opere classiche con il moderno.

Ben quattro sono le prime assolute in calendario (L’Uomo migliore, Bhava, Del Labirinto e altre storie ed Ecovanavoce) due le prime regionali  (Essere o non essere e Penelope vs Ulisse) ed una prima nazionale, Ecuba, che fa tappa ad Ostia per arrivare quindi a Sutri.

Un cartellone, come di consueto, di straordinario spessore, condiviso, quest’anno, con il Teatro romano di Volterra.

La manifestazione  è a cura di Pentagono Produzioni, in collaborazione con il Comune di Sutri, il patrocinio del Ministero della Cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, la Regione Lazio,  la Rete nazionale dei Teatri di Pietra, Fondazione Carivit e la sinergia con Archeoares e Extra Tuscia Experience.

Ad ospitare Teatri di Pietra, la sede storica dell’ anfiteatro romano di Sutri, con la costante mission di valorizzare i teatri antichi ed i siti monumentali attraverso lo spettacolo dal vivo.

L’obiettivo è quello di un progetto sinergico tra più soggetti che diano vita ad esibizioni di elevato spessore tra danza, musica e teatro che si fondono con l’archeologia ed il paesaggio.

 

PROGRAMMA

ven 04 luglio – MDA Produzioni

CHIUNQUE TU SIA

soggetto Nello Ranno, drammaturgia e regia Aurelio Gatti con ROSA MERLINO, ELISA CARTA CAROSI, PAOLA SARIBAS e CHIARA MESCHINI, MARCELLO CIORCIARO

sab 05 luglio

CDL- Spazio Madera

VIVERE diVERSI la bellezza non può morire 

da Omero, Joyce e Katherine Mansfield di e con MIRIAM PALMA musica e chitarra Nino Giannotta tratta da penelope spirituali

ven 11 luglio

Centro Teatrale Artigiano

ECUBA L’insostenibile sofferenza della consapevolezza

da Euripide, versione di Marina Pizzi regia di Silvio Giordani

musiche Francesco Verdinelli

con ANGIOLA BAGGI, MARIA CRISTINA GIONTA LUCA NEGRONI,  EMILIANO OTTAVIANI

sab 12 luglio

Compagnia Confine Zero

NUVOLE

da Aristofane, drammaturgia Francesco Tozzi regia Guido Targetti

con ELEONORA GUELFI, GIORGIA LUNGHI, CATERINA ROSSI, GUIDO TARGETTI, FRANCESCO TOZZI

gio 17 luglio

ZERKALO

L’UOMO MIGLIORE  

Il Sogno di Achille e Patroclo di Alberto Bassetti, regia di Tommaso Garré musiche originali Dario Arcidiacono

con ROBERTO TURCHETTA e MARCELLO MONTALTO voce di LAURA LATTUADA

ven 18 luglio

Compagnia Almatanz

VENTO DEL SUD

coreografia Luigi Martelletta musiche aa.vv con i solisti della compagnia

sab 19 luglio

CDL – DEVII

BHAVA Nella danza la voce dell’anima     

di e con GANGA DEVI SHETH

dom 20 luglio

OBLIQUO – MDA Produzioni

DEL LABIRINTO E ALTRE STORIE     

da Calvino, Ovidio e Virgilio drammaturgia Aurelio Gatti, Diego Sommaripa

coreografia e regia Aurelio Gatti

con CARLOTTA BRUNI, ELISA CARTA CAROSI MARGHERITA PETROSINO, PAOLA SARIBAS eRINO DI MARTINO

gio 24 luglio

Agricantus  

ESSERE O NON ESSERE SHAKESPEARE

di Salvatore Ferlita e Sergio Vespertino musiche di Virginia Maiorana

con SERGIO VESPERTINO

ven 25 luglio

TTR Il Teatro di Tato Russo – V.A.N. Verso Altre Narrazioni

AGAMENNO MEN

da Eschilo,adattamento Aureliano Delisi – Collettivo Van con ANDREA DI FALCO, GABRIELE MANFREDI ANDREA PACELLI, GABRIELE RAMETTA PIERANTONIO SAVO VALENTE

sab 26 luglio

REBETIKO PRODUZIONI

IL FILO ROSSO DEI MESSAGGERI CADUTI ICARO – CASSANDRA – PANDORA- GIOVANNA D’ARCO

con CHIARALUCE FIORITO, MARIA RITA SGARLATO, PAOLO TOTI

scritto e diretto da Paolo Toti

mer 30 luglio

ECOVANAVOCE BROKEN CONSORT  

NORTHERN LIGHTS

con ANNA GIARDILI | CHIARA MESCHINI voci  CARLO TRAVIERSO sassofono FABIO LORENZI viola da gamba ELèNA ILIEV | KAROLINA CHECCONI viole da gamba e voci JACOPO CHECCONI elettronica live                                            

   ven 01 agosto

Teatro della Città

PENELOPE VS ULISSE    PRIME REGIONALI

ispirato all’Odissea di Omero drammaturgia Giuseppe Dipasquale con VIOLA GRAZIOSI e DAVID COCO

  sab 02 agosto 

LA GAZZA LADRA

Astra Roma Ballet di Diana Ferrara, musica Gioacchino Rossini coreografia Paolo Arcangeli videografie Marco Schiavoni

  con MARTINA BARLATTINI, ANDREA PADOAN NICOLA MIGLIORATI NAOMI ESMERALDA MESSINA    FABIANA SERRONE, MATTIA GNOCCHI MATTIA DE GAETANO

 

Con il Patrocinio

Ministero della cultura Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio

per la Provincia di Viterbo e per l’ Etruria meridionale

In collaborazione

Comune di Sutri

Area archeologica di Sutri Via Cassia  (Sutri/Viterbo) Inizio spettacoli: 21

 

Ingresso 12 euro

Ridotto 10 euro: convenzionati/associazioni/studenti

Info & Prenotazioni:

teatridipietra@gmail.com / whatsapp 351 907 2781

FB teatridipietra /  teatridipietra.blogspot.it/

biglietteria presso il sito / online  www.archeoares.it – www.liveticket.it

 

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Otto riconoscimenti nazionali per “Gli invisibili di san Zeno”di Alessandro Maurizi, tre in una settimana

Giu 18, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Gli invisibili di San Zeno, l’ultimo romanzo di Alessandro Maurizi edito Mondadori continua ad incassare riconoscimenti a livello nazionale.

Pubblicato poco più di un anno fa, nel mese di aprile 2024, si è ben presto imposto nelle principali manifestazioni letterarie italiane, conquistando ben otto premi, tre dei quali solo nell’ultima settimana, a conferma di un entusiasmo crescente da parte di giurie, festival e lettori.

Dal nord al sud della Penisola il giallo storico di Maurizi ha conquistato, nell’ordine: il Premio Acquanoir – Terme di Suio, il Premio “Miglior Giallo Storico” – Giallo Trasimeno, il Premio della Critica – Milano International, il Premio Speciale della Giuria – Premio Città di Ladispoli, il Secondo Premio – Il Canto di Dafne (Carrara), il Primo Premio – Verdi Letterati (Busseto), il Secondo Premio – Città di Grosseto ed il Primo Premio – Ombre Gialle (Galliate)

Un susseguirsi di riconoscimenti che consacra “Gli invisibili di San Zeno” come un vero e proprio fenomeno letterario, confermando un interesse in continua crescita per un romanzo che ha saputo distinguersi nel panorama del giallo storico italiano.

Ambientato nella Verona del 1880, Gli invisibili di San Zeno intreccia mistero, tensione storica e denuncia sociale. In un’Italia postunitaria segnata da miseria, corruzione e dal grande esodo verso l’America, il giovane procuratore legale Federico Giorio, repubblicano idealista, viene retrocesso per aver fallito l’incastro di un potente faccendiere. Gli viene così affidato un caso apparentemente secondario: l’omicidio di un esattore caduto in disgrazia.

Ispirato a una figura realmente esistita – Federico Giorio, procuratore veronese che nell’Italia post-risorgimentale difese i più deboli e denunciò pubblicamente la corruzione nelle istituzioni – il romanzo restituisce il ritratto di un investigatore riluttante, chiamato a lottare contro il potere e contro le proprie fragilità.

Con una scrittura capace di fondere rigore storico e ritmo narrativo, Gli invisibili di San Zeno ha conquistato pubblico e critica, confermando Alessandro Maurizi tra le voci più autorevoli del noir e del giallo storico italiano.

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Alla contrada La Rocca la ventinovesima edizione del Palio dei Borgia

Giu 16, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged , Comments 0

NEPI – Gran chiusura al Palio dei Borgia di Nepi, con il trionfo della contrada La Rocca.

Dopo tre settimane intense di appuntamenti, rievocazioni e competizione si archivia, con grande successo di pubblico, anche la ventinovesima edizione di una delle manifestazioni più suggestive della Tuscia.

Tantissime le presenze ed il riscontro di pubblico per tutti gli eventi in cartellone,in particolare per  gli spettacoli teatrali al Forte dei Borgia.

Un intero paese in festa per oltre venti giorni, con la sana sfida tra le quattro contrade che, alla fine ha visto primeggiare la Rocca, che si è aggiudicata il Drappo 2025, realizzato dall’artista Rita Sargenti.

Alla contrada santa Croce il premio come migliore scenografia, miglior dama e miglior cavaliere.

Sempre alla Rocca vanno i Giochi Popolari, organizzati dal Comitato Giovani Palio dei Borgia mentre il riconoscimento per  la Scherma Storica è per la contrada Santa Maria.

“Si chiude, dopo tanto impegno ma anche tantissime soddisfazioni – ha commentato la rettrice dell’Ente Palio, Simona Benedetti –  anche questa edizione del Palio dei Borgia  che ha registrato grande partecipazione in termini di presenze, un numero in costante crescita.

Si tratta di un traguardo reso possibile dal contributo e dalla collaborazione di tutti coloro che, costantemente, supportano l’Ente Palio nella realizzazione di un evento che vede, a monte, una macchina organizzativa elaborata e complessa.

Per questo il mio plauso ed il mio ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso possibile questo risultato, a partire dall’amministrazione comunale, che supporta, in ogni modo, il Palio e la nostra associazione, i carabinieri, la Croce Rossa, la polizia municipale e la Protezione Civile per la disponibilità ma, soprattutto, il vicerettore Pierluigi Bruni, il segretario Andrea Rossetti per il costante affiancamento al rettore, i tantissimi contradaioli che, con impegno e passione portano avanti, ogni anno, una tradizione che rappresenta le radici stesse di Nepi, con l’aiuto, preziosissimo, di innumerevoli  volontari.

Un ultimo ringraziamento, infine, all’intera cittadinanza che, con spirito di sostegno, ha tollerato in un’ottica di piena collaborazione gli inevitabili disagi legati a tre settimane di eventi. ”

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Da Schubert al “dissing” con la Lucarelli: Morgan infiamma il teatro San Leonardo

Apr 4, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

di Simona Tenentini

VITERBO – Uno show di quelli che lasciano il segno ieri sera è andato in scena al teatro San Leonardo di Viterbo, in un concerto organizzato dall’agenzia AR Spettacoli.

Ospite, attesissimo, della serata Marco Castaldi, in arte Morgan, forse troppo conosciuto per le sue intemperanze e molto meno, purtroppo, per le sue eccezionali qualità artistiche.

Morgan in una sala strapiena ha dato vita ad uno spettacolo coinvolgente ed emozionante, in grado di trasportare gli spettatori, a tratti increduli di fronte a tanta bravura, in un’atmosfera d’altri tempi, dove, a farla da padroni sono stati la musica e le emozioni e, non, incredibile a dirlo ma anche a pensarlo, i cellulari e le condivisioni sui social.

E’ stato lo stesso artista a sottolineare sia la “calda accoglienza” che, soprattutto: “Il completo silenzio che ha accompagnato le mie esibizioni, testimonianza concreta di una sensibilità culturale che va oltre, oltre il gossip, i cantanti che non hanno canzoni e la mancanza di dialogo, tutti elementi che contraddistinguono il nostro tempo – sottolinea.

Non potevano certo mancare, in queste riflessioni fuori campo, le frecciatine ai suoi colleghi, o presunti tali che, in nome della malvagità: “Mi hanno portato al confino dalle scene” – denuncia, con un riferimento diretto, nome e cognome, a Selvaggia Lucarelli.

“Per colpa sua, e di quelli come lei, non ho potuto più fare concerti – attacca – e questo di stasera è uno dei pochi degli ultimi mesi. Mi sarei potuto abbandonare all’ozio – dice – ma è uno stato che ho sempre odiato, e quindi ho preferito studiare, tanto e cose molto difficili, per sfidare me stesso ed i miei detrattori.”

Alla fine è l’applauso interminabile della sala e la conclusione con una standing ovation a dare a Morgan la risposta che cercava: ancora esistono gli estimatori del talento e della buona musica.

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Tuscia viva: eventi, tradizione e cultura che uniscono

Mar 28, 2025 Posted by In premium Tagged Comments 0

C’è una parte d’Italia in cui l’identità locale non è un ricordo del passato, ma una risorsa viva, condivisa e celebrata ogni giorno. È la Tuscia, terra ricca di storia, borghi intatti, paesaggi suggestivi e, soprattutto, persone che credono nel valore della comunità. Qui, tra Viterbo e i comuni che la circondano, ogni stagione è scandita da appuntamenti che richiamano appassionati, turisti e residenti: eventi sportivi, feste di paese, rassegne teatrali e musicali che trasformano i centri storici e le piazze in luoghi d’incontro.

Sport e competizioni: dalla Tuscia alla scena nazionale

La Tuscia, con i suoi spazi aperti e i suoi centri attivi, è diventata negli ultimi anni un punto di riferimento per lo sport, non solo a livello amatoriale ma anche professionale. Viterbo e i comuni limitrofi hanno ospitato eventi di grande richiamo, come alcune tappe del Giro d’Italia Donne, competizioni podistiche come la Maratonina dei Tre Comuni, e manifestazioni cicloturistiche che valorizzano il territorio, come la Granfondo di Montefiascone.

Anche le discipline indoor trovano casa in strutture ben organizzate: dai tornei di basket giovanile a Civita Castellana, alle gare di pallavolo nei palazzetti di Tarquinia, il calendario sportivo è fitto e partecipato. Sono eventi che accendono i riflettori sulla Tuscia, coinvolgendo atleti, famiglie e appassionati.

Proprio questa passione per lo sport trova una sua naturale estensione nel mondo digitale: oggi infatti sono sempre di più gli appassionati che, oltre a seguire le gare dal vivo, amano consultare statistiche, quote e pronostici. NetBet Italia è uno dei portali di riferimento per chi cerca un’esperienza di sicura, moderna e aggiornata, con sezioni dedicate ai principali campionati italiani ed esteri, ma anche alle competizioni emergenti, dal ciclismo al tennis.

Le feste di paese: identità, comunità e accoglienza

Le feste tradizionali rappresentano l’anima più autentica della Tuscia. Ogni borgo ha la sua ricorrenza, il suo patrono, la sua sagra. In estate, il territorio si trasforma in un mosaico di colori, sapori e rievocazioni. A Viterbo, la celebre Macchina di Santa Rosa attira migliaia di persone ogni anno: una torre luminosa alta oltre trenta metri che viene trasportata a spalla dai “facchini” per le strade del centro storico, in un rito collettivo tra religione e spettacolo.

 

Ma la magia delle feste si vive anche nei piccoli centri: a Vignanello con la Festa del Vino, a Soriano nel Cimino con la rievocazione storica e il palio, a Canepina con la Sagra delle Castagne. In questi contesti la comunità si fa protagonista, mantenendo vive le radici con orgoglio e spirito di accoglienza. Sono occasioni che attirano anche turisti e visitatori da fuori regione, affascinati dalla genuinità di queste celebrazioni, dove spesso il passato si intreccia con il presente in un’atmosfera familiare e coinvolgente.

Cultura e spettacolo: una scena sempre viva

Oltre allo sport e alla tradizione, la Tuscia è anche cultura, teatro e musica. Il Teatro dell’Unione di Viterbo, gioiello architettonico recentemente restaurato, ospita una stagione ricchissima di spettacoli che spaziano dalla prosa classica alle produzioni contemporanee, passando per monologhi, musical e appuntamenti per bambini.

Durante l’estate, le piazze si trasformano in palcoscenici a cielo aperto: eventi come il Tuscia Film Fest portano il grande cinema nei cortili rinascimentali, mentre rassegne come il JazzUp Festival animano le notti con note che risuonano tra le mura antiche. Anche l’archeologia si fa spettacolo: in luoghi come Ferento o Norchia, concerti e spettacoli teatrali si tengono tra le rovine, offrendo un’esperienza immersiva senza tempo.

Questo fermento culturale si affianca alle nuove forme di intrattenimento, digitali e accessibili ovunque: chi sceglie di passare un weekend nella Tuscia può alternare escursioni e teatro con un momento di relax serale, magari seguendo una partita di calcio su NetBet Italia, dove la sezione live consente di restare connessi con l’attualità sportiva in modo coinvolgente e responsabile.

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“Che noi alla Luna”: il pensiero libero di Giordano Bruno protagonista nell’ultima commedia di “Quelli del Martedì”

di Simona Tenentini

CAPRAROLA – “Che noi alla luna”?

E’ questo incessante interrogativo, che riecheggia costantemente nella mente di Giordano Bruno, a fare da leit-motiv nell’ultima commedia  di “Quelli del Martedì”, affermata compagnia teatrale dialettale di Caprarola, in scena, dallo scorso 3 gennaio, alle Scuderie di Palazzo Farnese.

Una rappresentazione che, com’è nello stile della compagnia, coniuga brillantemente le risate alle considerazioni, portando sul palco opere basate su solide documentazioni storiche che, con la “scusa” di divertire lo spettatore, lo conducono in realtà a riflettere, ad approfondire, a conoscere….

In “Che noi alla luna”? una produzione cinematografica sgangherata, arrivata a Caprarola per girare un film sul processo a Giordano Bruno ambientato a palazzo Farnese, diventa così il tramite per portare in scena il tema della libertà di pensiero, della condanna dell’omologazione e della necessità di “guardare oltre”, oltre le realtà che i mass media, internet o i social ci raccontano in maniera distorta e che alla fine, paradossalmente, diventano più vere della stessa verità.

“Non più la luna è cielo a noi, che noi a la luna”diventa insomma la sintesi dell’anticonformismo e della straordinaria attualità di pensiero dell’eretico nolano, che pur di non abiurare le sue idee, rifiutandosi di conformarsi alla cultura dogmatica dell’epoca, accetta coraggiosamente la condanna a morte.

Ad ucciderlo sarà, in definitiva, la sua stessa passione per la verità, quella che, nella società attuale sembra ormai diluita dalla ricerca sfrenata di approvazione, di likes, di follower….

Alla fine “Quelli del Martedì” sono riusciti, ancora una volta, nel loro intento: fornire una chiave alternativa della realtà mettendola al servizio dello spettatore e lasciandolo libero, è proprio il caso di dirlo, di usarla o meno…

L’imperdibile spettacolo sarà ancora in scena fino alla fine di marzo, queste le ultime repliche:

Venerdì 21/3 ore 21.00

Sabato 22/3 ore 18.30

Domenica23/3 ore 18 (-4)

Mercoledì 26/3 ore 21

Venerdì 28/3 ore 21

Sabato 29/3 ore 21

Domenica 30/3 ore 18 (-20)

Biglietti prenotabili su www.ciaotickets.com/punti-vendita

https://www.ciaotickets.com/it/biglietti/che-noi-alla-luna

o con messaggio #Whatsapp al 3386003567.

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