Le parole di Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa e referente delle comunità delle grandi macchine a spalla, sono sufficienti a rendere tangibile l’atmosfera che si respira a Viterbo riguardo la candidatura Unesco della Macchina di Santa Rosa.
‘’E’ un evento di portata storica. Un evento del quale, purtroppo, gli stessi viterbesi non si rendono conto. La notizia sembra essere passata in sordina, e questo mi dispiace, soprattutto per il grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni per arrivare a questo prestigioso traguardo’’.
La stessa atmosfera che si è respirata oggi all’incontro organizzato al Museo Colle del Duomo dal Sodalizio Facchini di Santa Rosa e dall’Associazione ProgettArte3D per salutare la candidatura che avverrà il 5 dicembre prossimo.
All’importante incontro, tra l’altro l’unico organizzato in città in vista del grande evento, a rappresentare le istituzioni era presente solo l’assessore Giacomo Barelli.
Assente il sindaco Michelini, assente la Camera di Commercio, assenti i rappresentanti della Provincia.
Insomma un evento di portata mondiale dalle molteplici implicazioni a livello turistico ed economico che forse però non è stato valutato nella giusta considerazione.
L’esito finale della procedura dovrebbe arrivare il 5 dicembre da Baku dove si riunirà la commissione ma, nel frattempo, le altre città italiane candidate si stanno già attrezzando per l’eccezionale ricorrenza. A Nola, ad esempio, le istituzioni locali, hanno convocato una riunione pubblica al fine di organizzare dei festeggiamenti appropriati al prestigioso evento.
Come si legge su Il Mediano di Nola: “per celebrare “l’ingresso Unesco”, in contemporanea e diretta streaming con le città di Palmi, Sassari e Viterbo il prossimo 8 dicembre, la città si riunirà in un lungo corteo, che nel pomeriggio da piazza Giordano Bruno raggiungerà il giglio monumento in piazza Duomo.
La straordinaria sfilata, a cui parteciperanno i gonfaloni delle otto corporazioni dei gigli e della barca e i rappresentanti del comune di Nola e della regione Campania, sarà preceduta dai figuranti del corteo storico degli Orsini e, giunta in piazza Duomo, accoglierà il Vescovo Depalma fuori dalla cattedrale, per attendere insieme il solenne annuncio della proclamazione Unesco; per la serata è stato invece previsto un momento musicale di respiro internazionale, con l’esibizione di una banda macedone, proposta dal direttore artistico della festa, Roberto De Simone.
L’incontro di ieri sera è stato pensato anche per avere un confronto con la comunità nolana, il cui apporto è stato fondamentale nel lungo iter della candidatura Unesco. Diverse le idee venute fuori dalla discussione aperta, come l’estensione della sfilata in programma allo storico percorso dei gigli o l’implementazione di un impianto di filodiffusione che porti la musica dei gigli in tutte le strade della città. Maggiore e più attivo coinvolgimento della città è stato invece richiesto a più voci dai giovani, che hanno proposto la realizzazione di una manifestazione che potesse dare maggiore spazio alle componenti artistiche della festa e della città. La Fondazione Festa dei Gigli e l’Assessorato ai Beni Culturali propongono un programma provvisorio per i festeggiamenti Unesco. Al “giglio monumento” si uniranno le proposte dei giovani.
Un giglio come un monumento, costruito al centro di piazza Duomo, adornato con il tradizionale rivestimento in cartapesta e da un presepe, che dia il benvenuto all’Unesco e alle festività natalizie.
E Nola è fiduciosa. Antonio Napolitano, delegato per la comunità festiva nolana, ha proposto per conto della Rete l’indizione di una giornata di festeggiamenti comuni tra le quattro città candidate per celebrare il riconoscimento Unesco.”
A Viterbo invece? ‘’L’assessore Barelli – ha spiegato Mecarini – si sta muovendo per riunire la cittadinanza al Cinema Teatro Genio’’.
E meno male che il 31 agosto gli ultimi sviluppi dell’iter della Macchina di Santa Rosa verso il riconoscimento Unesco l’assessore dichiarava: “Procede questa avventura. In rete con queste altre città, caratterizzate da una tradizione di “macchine a spalla”, possiamo far crescere la nostra festa e tradizione. Abbiamo vinto la concorrenza del Palio di Siena e del Carnevale di Venezia, dei veri e propri colossi. Questa del titolo Unesco è un’occasione importante, soprattutto per il rilancio del turismo”.
Simona Tenentini
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