NEWS – Rottura tra Sodalizio e Comune, l’ennesimo colpo alla promozione territoriale

-da Rete Liberale –

Il coordinamento provinciale di Rete Liberale di Viterbo esprime solidarietà nei confronti del Sodalizio Facchini di Santa Rosa e della Curia vescovile per l’impossibilità, almeno al momento, di aderire con propri referenti alla Commissione che dovrà indicare il nuovo modello della Macchina di Santa Rosa.

Le notizie di stampa sulla decisione del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa di non collaborare più con il Comune di Viterbo rappresentano un fatto molto grave nella prospettiva della promozione dell’evento del Trasporto della Macchina di Santa Rosa in Italia e all’Estero.

E’ stato fatto un grande sforzo da parte di tutti gli attori del territorio, in primis proprio il Comune di Viterbo, il Sodalizio Facchini di Santa Rosa e la stessa Curia di Viterbo, per arrivare all’ambito traguardo del riconoscimento Unesco alla manifestazione della Macchina di Santa Rosa come patrimonio immateriale dell’umanità nell’ambito della Rete delle Macchina a spalla. Escludere alcuni tra i protagonisti di questo risultato, il Sodalizio Facchini, tra l’altro motore e anima del Tre settembre, a nostro avviso significa rompere quella sinergia di intenti che ha permesso il risultato ottenuto a Baku mesi fa.

Invitiamo quindi il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e la sua maggioranza, pur nella loro piena autonomia decisionale che deriva dalle proprie competenze, di farsi promotrice di ogni sforzo per riallacciare i rapporti con il Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, malgrado il tenore del comunicato emanato non lascerebbe intravedere possibilità di ripensamenti sulla fine delle relazioni pubbliche con Palazzo dei Priori fino al prossimo Trasporto.

La comunicazione, come si legge nella nota del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa, della chiusura dei rapporti tra Sodalizio e Comune di Viterbo, che sarà fatta alle istituzioni comeRete della Grandi Macchine a Spalle, e MIBAC, rischia di vanificare gli sforzi fatti per promuovere la manifestazione della Macchina di Santa Rosa. E, questo, andrebbe contro gli interessi della città di Viterbo e dei viterbesi.

Il coordinamento provinciale di Rete Liberale, quindi, invita tutti gli attori del territorio a tornare al dialogo per il bene comune di Viterbo.

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NEWS – Macchina S.Rosa, la candidatura Unesco passa in sordina

Le parole di Massimo Mecarini, presidente del Sodalizio dei facchini di Santa Rosa e referente delle comunità delle grandi macchine a spalla, sono sufficienti a rendere tangibile l’atmosfera che si respira a Viterbo riguardo la candidatura Unesco della Macchina di Santa Rosa. ‘’E’ un evento di portata storica. Un evento del quale, purtroppo, gli stessi viterbesi non si rendono conto. La notizia sembra essere passata in sordina, e questo mi dispiace, soprattutto per il grande lavoro che abbiamo fatto in questi anni per arrivare a questo prestigioso traguardo’’. La stessa atmosfera che si è respirata oggi all’incontro organizzato al Museo Colle del Duomo dal Sodalizio Facchini di Santa Rosa e dall’Associazione ProgettArte3D per salutare la candidatura che avverrà il 5 dicembre prossimo. All’importante incontro, tra l’altro l’unico organizzato in città in vista del grande evento, a rappresentare le istituzioni era presente solo l’assessore Giacomo Barelli. Assente il sindaco Michelini, assente la Camera di Commercio, assenti i rappresentanti della Provincia. Insomma un evento di portata mondiale dalle molteplici implicazioni a livello turistico ed economico che forse però non è stato valutato nella giusta considerazione. L’esito finale della procedura dovrebbe arrivare il 5 dicembre da Baku dove si riunirà la commissione ma, nel frattempo, le altre città italiane candidate si stanno già attrezzando per l’eccezionale ricorrenza. A Nola, ad esempio, le istituzioni locali, hanno convocato una riunione pubblica al fine di organizzare dei festeggiamenti appropriati al prestigioso evento. Come si legge su Il Mediano di Nola: “per celebrare “l’ingresso Unesco”, in contemporanea e diretta streaming con le città di Palmi, Sassari e Viterbo il prossimo 8 dicembre, la città si riunirà in un lungo corteo, che nel pomeriggio da piazza Giordano Bruno raggiungerà il giglio monumento in piazza Duomo. La straordinaria sfilata, a cui parteciperanno i gonfaloni delle otto corporazioni dei gigli e della barca e i rappresentanti del comune di Nola e della regione Campania, sarà preceduta dai figuranti del corteo storico degli Orsini e, giunta in piazza Duomo, accoglierà il Vescovo Depalma fuori dalla cattedrale, per attendere insieme il solenne annuncio della proclamazione Unesco; per la serata è stato invece previsto un momento musicale di respiro internazionale, con l’esibizione di una banda macedone, proposta dal direttore artistico della festa, Roberto De Simone. L’incontro di ieri sera è stato pensato anche per avere un confronto con la comunità nolana, il cui apporto è stato fondamentale nel lungo iter della candidatura Unesco. Diverse le idee venute fuori dalla discussione aperta, come l’estensione della sfilata in programma allo storico percorso dei gigli o l’implementazione di un impianto di filodiffusione che porti la musica dei gigli in tutte le strade della città. Maggiore e più attivo coinvolgimento della città è stato invece richiesto a più voci dai giovani, che hanno proposto la realizzazione di una manifestazione che potesse dare maggiore spazio alle componenti artistiche della festa e della città. La Fondazione Festa dei Gigli e l’Assessorato ai Beni Culturali propongono un programma provvisorio per i festeggiamenti Unesco. Al “giglio monumento” si uniranno le proposte dei giovani. Un giglio come un monumento, costruito al centro di piazza Duomo, adornato con il tradizionale rivestimento in cartapesta e da un presepe, che dia il benvenuto all’Unesco e alle festività natalizie. E Nola è fiduciosa. Antonio Napolitano, delegato per la comunità festiva nolana, ha proposto per conto della Rete l’indizione di una giornata di festeggiamenti comuni tra le quattro città candidate per celebrare il riconoscimento Unesco.” A Viterbo invece? ‘’L’assessore Barelli – ha spiegato Mecarini – si sta muovendo per riunire la cittadinanza al Cinema Teatro Genio’’. E meno male che il 31 agosto gli ultimi sviluppi dell’iter della Macchina di Santa Rosa verso il riconoscimento Unesco l’assessore dichiarava: “Procede questa avventura. In rete con queste altre città, caratterizzate da una tradizione di “macchine a spalla”, possiamo far crescere la nostra festa e tradizione. Abbiamo vinto la concorrenza del Palio di Siena e del Carnevale di Venezia, dei veri e propri colossi. Questa del titolo Unesco è un’occasione importante, soprattutto per il rilancio del turismo”. Simona TenentiniRead More →

MACCHINE S.ROSA IN PIAZZA – Viva Viterbo: “Un’iniziativa per la promozione del turismo”

Riceviamo e pubblichiamo da Viva Viterbo Dopo le anticipazioni di stampa sul progetto di esporre tre macchine di Santa Rosa nelle piazze nel periodo di Natale Viva Viterbo, che ha nell’Assessore Barelli, nel Presidente Rossi e nella Consigliera De Alexandris i propri rappresentanti in Comune, voleva dire la sua. Non entriamo nel merito delle cifre, ancora in fase di definizione ma, per un analisi della questione, prendiamo per buone quelle circolate in questi giorni che parlano di un costo stimato superiore ai 100.000 Euro. Cifra importantissima, per carità, ancor più in questi periodi di crisi dove tante famiglie faticano ad arrivare alla fine del mese, dove i servizi sembrano ridursi di giorno in giorno, dove, girando per le strade della nostra città, sembra di toccare con mano l’impoverimento della collettività . Tutto drammaticamente vero. Purtroppo però tutto questo non si combatte bloccando gli investimenti, rinchiudendosi nelle case o negli uffici comunali, aspettando che il peggio passi. Noi di Viva Viterbo siamo convinti che l’economia della nostra città possa ripartire se investiamo sulla valorizzazione del nostro territorio. Lo abbiamo sostenuto con forza in campagna elettorale e lo continuiamo a ribadire ora. Da sempre sentiamo parlare dei nostri vicini toscani o umbri, della loro abilità nella promozione turistica che ha attratto e continua ad attrarre turisti da tutto il mondo, della loro capacità di creare economia vera sfruttando quello che la natura e i loro antenati hanno lasciato come preziosa eredità. E noi? Noi siamo sempre rimasti a guardare, cullandoci sul pensiero, radicatissimo dalle nostre parti, che da noi “ non se può fa “. Noi di Viva Viterbo siamo convinti invece che “si può fa“ e che anzi, in questo momento, “si deve fa“. Siamo consapevoli della ricchezza del nostro territorio, dell’unicità delle nostre risorse naturali ed artistiche e vogliamo che la loro valorizzazione sia il motore della rinascita economica viterbese. Il progetto di Natale, portato avanti dall’assessore Barelli, con la caparbietà che lo contraddistingue, e sostenuto con convinzione dal sindaco Michelini e da tutta la Giunta, è un primo, importante passo, in quella direzione. La questione dei costi sta a cuore anche a noi e tutto è stato pensato per valorizzare al massimo ogni euro speso. Dire che 100.000 euro sono troppi, senza analizzare a fondo le ricadute economiche che potrebbero avere sulla città è voler banalizzare la questione a tutti i costi. I Viterbesi devono sapere, ad esempio, che lo scorso anno sono stati spesi, per il natale viterbese, più di 120.000 euro, con una miriade di iniziative piacevoli, per carità, (alcuni esempi: la corsa dei babbi natale, la calza della Befana più lunga d’Italia) ma che hanno allietato la nostra comunità senza attrarre nessun nuovo potenziale visitatore esterno. Men che meno tali iniziative possono fare notizia, se non sulla cronaca locale. Noi abbiamo un’idea diversa: fare meno cose ma di rilevanza tale da poter dare lustro alla nostra città, con benefici effetti sui flussi turistici. D’altra parte il Festival letterario di Caffeina ce lo ha insegnato: un evento ben fatto e di qualità attira visitatori da tutto il Paese e fa parlare della nostra città su tutti i mezzi di informazioni nazionali. Rinunciare a portare avanti un progetto, giocare sempre e solo in difesa, non eviterà alla nostra città quella china discendente, imboccata da tanto, troppo tempo e che sembra oggi inarrestabileRead More →