Review Category : approfondimenti

CULTURA – La Tomba della Doganaccia tra le top ten del 2013

Dic 23, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
La prestigiosa rivista Archaeology, dell’Archaeological Institute of America, inserisce la tomba etrusca della necropoli della Doganaccia tra le dieci più importanti scoperte del 2013 al mondo. Il magazine dedicherà un ampio servizio al ritrovamentodel sepolcro (link alla copertina http://www.archaeology.org/issues), effettuato a settembre dagli archeologi dell’Università di Torino e della Sovrintendenza per i Beni Archeologici dell’Etruria Meridionale. Risalente al VI secolo a.C.,la tomba, perfettamente integra, custodiva all’interno le ossa di unanobile e vari oggetti, alcuni dei quali in oro. Per la presenza di unguentario ancora appeso a un chiodo, è statodenominata“Tomba dell’Aryballos sospeso”.«Apprendiamo la notizia con grande soddisfazione, perché l’Amministrazione Comunale non ha mai fatto mancare il sostegno alle campagne di scavo. – dichiarano il sindaco Mauro Mazzola e il presidente della commissione consiliare cultura Angelo Centini- In questi anni la Doganaccia ci ha rivelato scoperte archeologiche eccezionali, che hanno portato Tarquinia all’attenzione dei media nazionali ed esteri». Read More →

NATALE – Su TgCom protagonista il presepe vivente di Corchiano

Dic 19, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
La tradizione natalizia per eccellenza, quella del presepe, rivive secondo un rito antico in due distinte location del Lazio: la prima è Greccio, in provincia di Rieti, dove va in scena una delle ricostruzioni della Natività più antiche in assoluto, riproposta da ben 790 anni; la seconda si svolge a Corchiano, in provincia di Viterbo, dove la bellezza del luogo e la voce narrante di Gigi Proietti trasformano la Nascita del Bambin Gesù in una vera sacra rappresentazione di carattere teatrale…continua a leggere su http://www.tgcom24.mediaset.it/viaggi/week-end/2013/notizia/nel-lazio-due-antichi-presepi_2016505.shtml Read More →

CULTURA – Promozione inesistente per la mostra di Sebastiano del Piombo

“Sono orgoglioso di aver contribuito con l’azione di Viva Viterbo alla realizzazione della mostra su Sebastiano del Piombo. Qualcosa sta cambiando.” E’ ottimistico lo stato di Filippo Rossi su Facebook stamattina, nel commentare la prossima inaugurazione della mostra in Sala Regia , uno dei due appuntamenti clou del cartellone natalizio targato Michelini. Talmente importante che, per un evento che dovrebbe inaugurare tra tre giorni, è praticamente inesistente la campagna pubblicitaria. Niente manifesti, articoli di settore su giornali specializzati, comunicati specifici per promuovere l’iniziativa. Insomma, niente di niente. A parte l’evento su facebook che, di istituzionale, ha veramente poco. Se la cartina tornasole per portare i turisti a Viterbo poteva essere questa mostra, ebbene, l’effetto attrattivo sarà sicuramente meno efficace delle effettive potenzialità, a fronte di un battage pubblicitario inesistente. E pensare che, alla vigilia del periodo natalizio, l’intenzione dell’assessore alla cultura Barelli era quella di: «creare un circuito all’interno del centro per ravvivare il più possibile la parte antica della città». Una dichiarazione che potrebbe fare il paio con quella rilasciata nel mese di settembre, quando si parlava di una possibile riapertura del Museo Civico, e riproposta anche a novembre: «E’ nostra ferma volontà riaprire il Civico in modo permanente. La situazione strutturale non è delle migliori. Soprattutto l’ala ricostruita della Pinacoteca, crollata nel maggio 2005, ha bisogno di essere messa in sicurezza con un’ operazione di consolidamento che si annuncia molto costosa. L’ala che dà su piazza Crispi, invece, potrebbe ritornare a breve agibile con un intervento migliorativo più abbordabile». Una situazione ai limiti del surreale. Per capire l’assurdità della circostanza, basti pensare che, nel 2009, esattamente il 18 dicembre, si teneva l’incontro “L’Arte restituita” promosso dall’Assessorato alla Cultura, Spettacolo e Sport della Regione Lazio. Il tema era la restituzione al territorio “dei beni culturali per illustrare un’operazione esemplare della loro tutela e valorizzazione. Dopo essere stati esposti a Palazzo Venezia a Roma e alla Gemäldegalerie di Berlino, “La Pietà” e “La Flagellazione”, i due capolavori rinascimentali di Sebastiano del Piombo, potranno essere di nuovo ammirati al Museo Civico di Viterbo.” Da allora sono passati quattro anni ma, nè viterbesi nè turisti, hanno potuto fruire di quest’opportunità. Evidentemente, a giudicare dalle date, il trend del periodo di Natale è Sebastiano del Piombo che dunque, se fosse in vita, arriverebbe a mangiare il panettone. Lui di sicuro. Simona Tenentini Read More →

NEWS – Degrado ed incuria compromettono uno dei simboli di Vasanello

Dic 16, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Quando si dice l’importanza delle radici storiche. A Vasanello, uno dei simboli della cultura e delle origini del paese, è lasciato nel completo abbandono senza che nessuno si preoccupi minimamente del vergognoso stato di incuria in cui versa uno dei simboli locali. Il protagonista di questa triste storia di trascuratezza è il primo mezzo agricolo che, nel 1926, operò nella zona, un trattore Fordson. Si tratta di una testimonianza di indubbio valore, che narra una storia fatta di fatica, ingegno, caparbietà. I primi mezzi agricoli raccontano di un’Italia povera ma bisognosa dell’aiuto della macchina per lavorare la terra ed incrementare la produzione, un paese affamato che, stimolando l’inventiva del fabbro e del meccanico, seppe ricreare dei meccanismi in grado di sostituirsi ed assimilarsi al lavoro compiuto da una coppia di buoi. Nonostante insomma l’alto significato simbolico, il trattore in oggetto sta letteralmente cadendo a pezzi. Privo di un’adeguata copertura ed esposto alle intemperie, è divenuto ormai un ammasso di ferraglia arrugginita e coperta da erbacce, tanto che si stenta ad intravederne la struttura originaria. L’allarme per le precarie condizioni del mezzo fu lanciato già tre anni fa attraverso una testata locale ma, da allora, niente è cambiato, salvo lo stato di abbandono e l’inarrestabile declino sempre più evidenti. Quello che è ancora più grave è che questa situazione di degrado si sta consumando nella stridente indifferenza delle istituzioni. E pensare che basterebbero solo dei piccoli accorgimenti per arginare lo stato d’incuria, a cominciare dal taglio delle erbacce o dall’installazione di una copertura. L’auspicio è che l’amministrazione, una volta per tutte, si decida ad intervenire. Simona Tenentini Read More →

CULTURA – Mura medievali, grande successo del convegno

Dic 15, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
Le mura medievali di Viterbo tra Siena e Roma, ne hanno parlato e ne parleranno ancora esperti professionisti e addetti ai lavori. Lo scorso sabato 14 dicembre, a Palazzo Brugiotti, la tematica è stata dettagliatamente affrontata e approfondita nell’ambito del convegno organizzato dagli assessorati alla Cultura e ai Lavori Pubblici del Comune di Viterbo. Il recente progetto di restauro conservativo delle mura urbane medievali di Viterbo, redatto dall’assessorato ai Lavori Pubblici, ha fornito l’occasione per far confrontare alcuni dei principali studiosi della tecnica delle costruzioni medievali e in particolare delle fortificazioni dell’epoca di mezzo, sul tema delle cinte murarie fortificate del Medioevo e delle loro peculiarità costruttive. Il convegno nazionale di studi, organizzato dal Comune e curato dall’architetto Renzo Chiovelli, ha permesso di presentare pubblicamente sia i risultati del progetto conservativo delle mura viterbesi e sia lo stato degli studi in merito alla cinta muraria di Viterbo e di altre realtà urbane del centro Italia. Partendo dalla storia delle tecniche edilizie murarie di Viterbo e della Tuscia, i relatori non si sono limitati a esporre ricerche di cultura materiale, ma si sono addentrati nel più ampio campo della storia culturale, confrontandola con altre realtà territoriali dell’area mediterranea. A questo primo convegno sulle mura viterbesi che prende in esame e confronta le caratteristiche tecniche di una delle principali aree italiane, come quello tosco-laziale, farà seguito, nel corso del prossimo anno, un secondo convegno internazionale, dedicato alla diffusione di tali opere costruttive murarie nell’ambito del bacino del Mediterraneo. Ad aprire il convegno sono stati gli assessori Raffaela Saraconi e Giacomo Barelli. Al convegno era presente anche l’assessore al centro storico e all’urbanistica Alvaro Ricci. Tra gli interventi istituzionali anche quello del presidente della Fondazione Carivit Mario Brutti. Il convegno è proseguito quindi con gli interventi tecnici dei relatori, a partire dall’architetto Renzo Chiovelli che si è soffermato sulle tipologie e le tecniche costruttive delle mura urbane di Viterbo tra l’eredità di Roma e la contemporaneità di Siena. Gli architetti Ferdinando Contessa e Sebastiano Meloni hanno illustrato il progetto di restauro delle mura di Viterbo. Si sono poi susseguiti gli interventi dei professionisti Rossana Mancini, Daniela Esposito, Sandra Pifferi e Fabio Gabbrielli. Tra gli altri argomenti trattati, le mura aureliane di Roma, la ricostruzione medievale di torri e cortine, la fortificazione in area romana tra XIII e XIV secolo, ma anche le mura urbane del patrimonio di San Pietro in Tuscia, le porte e le mura di Siena tra XII e XV secolo. Read More →

CULTURA – Quando anche le ferite parlano di grandezza

Dic 13, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
Una visita guidata davvero speciale quella organizzata domenica otto dicembre dall’associazione culturale ViviTuscania. Meta dei partecipanti: la splendida basilica di San Pietro, fiore all’occhiello della cittadina viterbese di cui l’associazione culturale porta traccia nel nome. Cos’altro può raccontare San Pietro che non sia già noto, detto, letto scritto da tanti, troppi autori, su ogni singola pietra, lapide, iscrizione? Molto. La magia incontrastata di questa basilica rende unica ogni singola visita, ma quella, guidata, di domenica era una visita del tutto particolare. Per la prima volta, dal terremoto del 1971 che colpì violentemente Tuscania e che ha avuto nella terribile mutilazione della basilica proprio il suo tragico emblema, i comuni cittadini hanno potuto accedere al laboratorio di restauro allestito all’interno del monumento per tentare il recupero dello splendido affresco che decorava l’abside crollata nel sisma. Entrare nel laboratorio è stata un’esperienza unica. Inutile dirlo, intere generazioni di tuscanesi non hanno mai visto l’affresco in questione, altri erano troppo piccoli per poterlo ricordare. Solo gli anziani ne hanno memoria. E’ stato come entrare in un tempio e una volta all’interno del laboratorio, la reverenza ha lasciato spazio allo stupore. Gigantesche riproduzioni fotografiche a grandezza naturale di quelle che erano parti dell’abside, appoggiate alle pareti e sul pavimento, fanno da supporto a singoli, minuscoli frammenti policromi che vanno qua e la incastrandosi in un difficilissimo puzzle per tentare di ricostruire un panneggio, un occhio, un braccio di giganteschi angeli ed un Cristo imponente. Un restauro che purtroppo ha riservato numerose sorprese negative agli addetti ai lavori. Nelle casse di materiale recuperato dai volontari all’indomani del sisma erano mischiati frammenti provenienti da diversi siti. Il materiale proprio dell’abside è scarso o troppo danneggiato per poter tentare di reinserirlo nel suo ambiente originale. Eccolo li, allora, ancora una volta, il dramma del terremoto. Raccontato da poche macchie di colore, superstiti di un’immensa grandezza perduta, testimoniata dalle gigantesche immagini in bianco e nero, perfette per fortuna, di quello che era un affresco sbalorditivo. Una ferita non più rimarginabile, nemmeno dalle tecniche di restauro futuristiche illustrate dal Dott. Werner Matthias Schmid, responsabile del laboratorio. Una ferita che i presenti si portano dietro per tutto il resto della visita guidata alla basilica a cura del Prof Enrico Parlato, ringraziando ogni singola pietra per aver resistito alla furia distruttrice che la natura ha voluto mostrare a Tuscania in quel febbraio del 1971. E una volta fuori sul piazzale, tutti col naso all’insù ad ammirare una vittoria della città: lo splendido rosone che abbellisce la facciata. Un orbita vuota, lo definirono quotidiani e telegiornali all’indomani del terremoto, quando giaceva a terra in frantumi. E’ stato completamente ricostruito e ora svetta lassù più bello di prima. E allora apprezzi l’amore che sapienti mani hanno speso per ridargli vita, per ridare speranza ad un’intera città e quindi anche quei quattro sporadici frammenti incollati su quel passato gigante trovano la propria ragione di esistere: la memoria. Si, perché memoria sono i fasti, ma anche le cadute e per questo ha senso fare una musealizzazione del restauro, conservare le tracce di una storia di antica gloria, di quella che fu una ferita atroce e della pazienza di un lento e doloroso recupero, se non altro, della memoria. Valeria Sebastiani Read More →

NEWS – Festival delle Luci, le coincidenze continuano

Dic 11, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Al Comune di Viterbo le coincidenze continuano. Stamattina è stato reso noto il vincitore del Festival delle Luci per le festività natalizie e, guarda caso, la ditta vincente è stata l’Audiotime. Come ha spiegato l’assessore Barelli, all’avviso avevano risposto in due: Carramusa di Vasanello e Audiotime di Viterbo. Il costo previsto per l’intera operazione dovrebbe aggirarsi sui 70000 euro, non una sciocchezza, quindi, a fronte della quale sorgono spontanee alcune domande. In primo luogo, sarebbe interessante conoscere qual era la proposta presentata dalla ditta Carramusa e perché non sia stata scelta (se gli importi dovessero essere più bassi). In secondo luogo, i tecnici dell’Audiotime sono stati visti, qualche giorno fa, effettuare delle prove nelle varie piazze di Viterbo, ancora prima che il bando venisse pubblicato. Inoltre, risulta che questi tecnici fossero in compagnia dell’architetto Cesarini, responsabile, tra l’altro, della progettazione urbana e degli allestimenti di Caffeina, come, del resto, la stessa Audiotime che risulta, invece, tra i soci fondatori. Insomma, sembra che ci troviamo di fronte all’ennesima coincidenza che, in pochi mesi di governo, si verifica in Comune. Prima il progetto di HalloVit, molto simile a quello proposto da un privato cittadino, in cui uno dei docenti, Daniele Camilli, Responsabile campagna soci sostenitori e benemeriti di Caffeina, è stato compagno di scuola di Barelli. Ora, invece, ecco il caso dell’architetto Cesarini, responsabile degli allestimenti di Caffeina, che effettua sopralluoghi prima dell’uscita del bando insieme alla ditta risultata poi vincitrice. Di certo le coincidenze cominciano a diventare un pò troppe. Non sarà mica, come ama giustificarsi l’assessore Barelli, colpa di qualche impiegato poco attento? Simona Tenentini Read More →

NEWS – I boschi dei Cimini ripuliti dai volontari di Viterbo Civica

Dic 9, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
Riceviamo e pubblichiamo da Viterbo Civica “Sabato 7 dicembre i volontari di Viterbo Civica hanno ripulito il tratto di strada Romana che collega Bagnaia con i monti Cimini, dopo il resort “Il Parco dei Cimini” esiste un percorso per il jogging ed è proprio qui, nello spiazzo adibito per il parcheggio che l’inciviltà dei nostri concittadini la fa da padrone. Nei giorni precedenti era stato pubblicato su un giornale locale la denuncia di un cittadino, scandalizzato dalla quantità di rifiuti abbandonati sul ciglio del parcheggio. I volontari di Viterbo Civica, da sempre impegnati per la tutela dell’ambiente, non potevano non raccogliere l’appello. Armati di grossi sacchi per la spazzatura e di tanta buona volontà, si sono dati appuntamento sabato mattina, prima di giungere a destinazione hanno provveduto a liberare un albero, appena dentro le mura di porta Fiorentina, dal suo indecente decoro di plastica. I volontari una volta giunti sui Cimini, hanno costatato che la situazione era veramente grave, abbandonato nel bosco, c’era veramente di tutto, dalle bottiglie d’integratori alimentari, dimenticate da chi sceglie i Cimini per allenarsi, alle batterie d’auto. Senza dimenticare pezzi di paraurti, mutandine, bottiglie di vetro, pannolini per bambini, un intero mobile fatto a pezzi, cartoni per la pizza, contenitori di un noto fast food, diversi sacchetti di spazzatura evidentemente depositati da chi sceglie volutamente il bosco come discarica. In poche ore i volontari hanno riempito decine di sacchi, restituendo a quel piccolo tratto di montagna il suo magnifico aspetto naturale “ il nostro impegno è una goccia nel mare – spiega il presidente dell’associazione L. M.- sempre più gente lascia i propri rifiuti sui Cimini, proprio l’altro giorno in occasione della passeggiata sul cammino di Santa Rosa è stata scoperta una vera e propria discarica nascosta nei boschi. Con il nostro gesto vorremmo sensibilizzare i cittadini sul problema e cercare di dare il buon esempio.” L’associazione Viterbo Civica ha in programma altre azioni dimostrative, ripulire dai rifiuti Ferento e Castel d’Asso, luoghi che potrebbero essere un’attrattiva turistica di notevole interesse storico artistico ma che, purtroppo, continuano a essere solo degli immondezzai per i troppi incivili che non amano le bellezze della propria terra. I prossimi appuntamenti saranno comunicati su Facebook nel gruppo VITERBO CIVICA dedicato all’associazione, dove vi invitiamo ad iscrivervi per seguire, partecipare, denunciare e commentare i nostri lavori.” Read More →