Review Category : approfondimenti

Milano Autoclassica, il Salone delle auto che hanno fatto la storia

Dic 1, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Siamo andati a visitare Milano Autoclassica, l’emozione di entrare in fiera era tanta e le aspettative non sono state deluse.

Il primo impatto è stato quello di visitare un grande autosalone di auto che hanno fatto la storia e ci siamo trovati davanti ad auto sportive di elevata caratura come le Ferrati del programma XX con la stupenda FXX o la 599XX o la FXX-K .

Altra Ferrari in esposizione era la 499P Modificata, erede diretta della Hypercar che ha riportato Ferrari in cima al mondo.   

Non da meno il settore moto, dove erano esposti alcuni esemplari dei primi anni ’90, tra tutte spiccava la Yamaha del compianto pilota italiano Fabrizio Pirovano con la quale conquistò il secondo posto nel mondiale sbk del 1990.

Il cavallino e le moto non erano le uniche bellezze del salone,  Milano auto Classica si è confermata una vetrina per le migliori case automobilistiche mondiali. Nell’area celebrazioni si potevano ammirare le Roll- Royce con un’esposizione di un secolo di produzione del brand britannico che raccoglie il mito del lusso.

Tra i brand protagonisti Lotus, McLaren, Corvette e la Lamborghini, la casa di Sant’agata si è presentata a Milano con la bellissima Diablo e con la moderna Murcielago. In mezzo a tutti questi cavalli non potevano mancare i cavalli del mare, bellissime esposizioni della quarta edizione del Vintage Boat Show. 

Un ultimo settore da visitare era il Vintage, con tanti appassionati che vendevano tantissimi accessori e ricambi. Come prima volta è stata un’esperienza positiva.

Ph. Credits Alessandro Perelli

 

 

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Al teatro San Leonardo di Viterbo nasce Senza Sipario, un ponte tra la platea ed il palco

di Simona Tenentini

VITERBO – Un ponte tra la platea ed il sipario, è questa la mission di Senza Sipario, la nuova rivista del teatro San Leonardo di Viterbo.

Ad illustrarla, nella conferenza stampa di presentazione che si è tenuta nel bistrot del teatro, Giuseppe Berardino e la moglie, Vanessa Sansone, gli artefici della “rinascita” del San Leonardo.

“La rivista vuole portare il teatro fuori dal teatro – spiegano – per consegnare, nelle mani delle persone, una testimonianza tangibile di ciò che succede dietro le quinte: emozioni, sensazioni, progetti.

 

E’ un mensile che è nato grazie al sostegno di Ance (Associazione Nazionale Costruttori Edili) che, sin dall’inizio ha creduto in noi e in questa iniziativa. Viene distribuito, anche a domicilio, – scherza Berardino – con una donazione libera che, simbolicamente verrà restituita, all’acquisto del biglietto d’ingresso, che sarà ridotto.

E’ il nostro strumento per trasmettere la cultura e diffondere la comunicazione, che bisogna preservare soprattutto in questo momento storico: è per tale motivo che si tratta di una rivista aperta ai contributi di chiunque voglia scrivere e partecipare in prima persona.”

“Il titolo “Senza sipario” sta ad indicare ciò che succede prima dello spettacolo  – ha spiegato la direttrice responsabile Isabella Bellitto – e ciò che abbiamo voluto evidenziare è la dimensione umana: si tratta di una sfida per tutti soprattutto per la scelta, che può sembrare azzardata di scegliere il formato cartaceo in un’epoca in cui è il web a prevalere.

Il nostro obiettivo è crescere – conclude – e con la collaborazione e la sinergia continueremo a perseguirlo”.

 

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“Patriottismo costituzionale e democrazia partecipativa” successo per il convegno dell’associazione La Pira a Civita Castellana

CIVITA CASTELLANA – Successo per il convegno “Patriottismo costituzionale e democrazia partecipativa” organizzato dall’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, con il patrocinio dell’omonima Fondazione, del Centro documentazione “Archivio Flamigni” e della Provincia di Viterbo che si è svolto, sabato 25 ottobre, a Civita Castellana.

Di particolare rilievo culturale e attualità le questioni affrontate, con riguardo alle matrici culturali dei concetti di “patriottismo costituzionale”e “democrazia partecipativa”; alle diverse fasi di attuazione della democrazia partecipativa nella storia della Repubblica democratica; alla dialettica tra istituzioni e società civile nei diversi periodi di pratica del patriottismo costituzionale, come adesione ai valori della Costituzione vigente fino al dibattito sul patriottismo costituzionale europeo.

Dopo l’introduzione di Emilio Corteselli, presidente dell’Associazione culturale nazionale “Giorgio La Pira”, il prof. Giovanni Bianco, dell’Università di Sassari, ha delineato il quadro storico e filosofico del patriottismo costituzionale, prendendo le mosse dagli assunti di Habermas, secondo il quale  il patriottismo costituzionale si divide in formale, con riferimento alle procedure democratiche e sostanziale, con riguardo all’ adesione ai valori costituzionali.

Giovanni Bianco  ha quindi  svolto un’accurata ricostruzione storico-costituzionale sugli sviluppi del patriottismo costituzionale e della democrazia partecipativa, in Italia, dal 1978 al 2025

A seguire, il tema del convegno è stato sviluppato dagli altri autorevoli relatori, così da fornire un quadro complessivo sulla tematica dibattuta.

Carlo Bersani, dell’Università di Cassino, ha delineato il “Patriottismo senza Costituzione: può esistere un “patriottismo costituzionale” senza costituzione?”, Giulio Conticelli, dell’Università di Firenze su “Patrie e patriottismo costituzionale in Giorgio La Pira”, Matteo Cosulich, dell’Università di Trento, su “Il patriottismo costituzionale quale inveramento della democrazia partecipativa, Alexander Hobel, dell’Università di Sassari, su “Pro o contro la Costituzione. Forze sociali, partiti, apparati (1948-1978)” ed infine Giovanna Montella, dell’Università “La Sapienza”di Roma, su “Cosa resta della Repubblica democratica? Patriottismo democratico e governo dei patriottardi”.                                                                                                                                                                          

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Divinarte e l’omaggio alla Sicilia conquistano centinaia di visitatori

Ott 8, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

NEPI – Altra  edizione di successo di Divinarte al Forte dei Borgia di Nepi.

La prestigiosa rassegna di cultura arte e degustazioni di vino ha fatto nuovamente registrare il tutto esaurito, nonostante le condizioni climatiche poco favorevoli.

“Divinarte ha raggiunto la nona edizione e, da un anno all’altro, cresce in termini di consenso e di apprezzamento – ha commentato il direttore artistico e curatrice della manifestazione, Simona Benedetti – l’omaggio alla Sicilia ed al cuore dell’isola che combatte, attraverso suoi personaggi di spicco che hanno veicolato messaggi importanti, sono stati particolarmente sentiti, consegnando ai visitatori colori e sapori unici che difficilmente si faranno dimenticare.

Installazioni pregne di significato e dai profondi contenuti hanno fatto la differenza, arrivando a conquistare, nel profondo, le centinaia di visitatori che hanno partecipato alla manifestazione che si è così trasformata in una vetrina d’eccezione sia per i gli artisti, oltre cinquanta, che per le cantine, più di 60.

“Il vero successo di Divinarte risiede nello spirito che anima l’evento, passionale e combattivo che travalica la realtà del quotidiano riuscendo a regalare sogni e bellezza, insieme a dei messaggi che rimangono nel cuore lasciando un segno importante.

Quest’anno ci ha accompagnati l’anima rivoluzionaria della Sicilia, un cuore che (com)batte e che ha reso unica, nella sua particolarità, l’edizione 2025.

Un ringraziamento va, come sempre, alle varie figure che, in maniera sinergica e collaborativa riescono a fare la differenza e a contribuire al successo delle manifestazione.

A tal riguardo – conclude Simona Benedetti- trovo sia necessario ringraziare, in primis, lo staff al completo che, con capacità, ha saputo dare vita e continuità al progetto e gli artisti che partecipano che, con le loro opere contribuiscono, un anno dopo l’altro, a lanciare dei messaggi importanti riuscendo a fare di Divinarte uno sguardo attento sul mondo.

Ringrazio Maurizio Giovannetti per aver curato la parte eno con la solita professionalità, l’Ais per il prezioso supporto, l’amministrazione comunale, soprattutto nella figura del sindaco Vita Franco, di Giulia Perugini Paolo Paoletti e Francesco de Fazio. E ancora la Pro Loco di Nepi, la Croce Rossa Italiana – Comitato di Nepi Castel Sant’Elia Monterosi, la Polizia Locale, la Vigilanza, la giornalista Rai Federica Marino che ci segue con affetto da svariati anni, la storica dell’arte Paola Berardi e le centinaia di persone coinvolte che lavorano instancabilmente dietro le quinte.

Vorrei elencarle una per una ma diventa veramente difficile. Una macchina mossa dalla competenza di ognuno che contribuisce a creare il successo di tutti” .

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Boom per il concerto di Loredana Bertè: oltre diecimila i fan accorsi a Civita Castellana

di Simona Tenentini

CIVITA CASTELLANA – Un fiume di parrucche blu pronte a cantare a squarciagola.

Civita Castellana non dimenticherà facilmente la serata del 20 settembre 2025 quando l’immenso prato di via Belinguer è stato invaso dalla pacifica marea dei tantissimi fan accorsi per Loredana Bertè che, nello stesso giorno, ha festeggiato anche il suo 75° compleanno.

Due ore di concerto cariche di energia e vibrazioni, con la grande artista che ha spaziato tra i tutti i grandi successi del suo repertorio: da “E la luna bussò” a “Sei bellissima” da “Il mare d’inverno” a “Non sono una signora” fino a far scatenare tutti, sul finale, sulle note di “Pazza” brano che a Sanremo 2024 ha conquistato il Premio della Critica Mia Martini.

Nonostante le polemiche iniziali dunque, il concerto della Bertè riesce a tacere tutti: la risposta strepitosa ha messo d’accordo favorevoli e contrari ed è la cantante stessa a consacrare definitivamente la serata: “Civita Castellana mi ha scelto ed io ho scelto voi”.

A bocce ferme è lo stesso sindaco, Luca Giampieri, ha porre il sigillo sull’evento:

“Una suprema Loredana Bertè ha reso questa serata memorabile. Grazie all’impegno di tutta l’imponente macchina organizzativa e agli uffici comunali che l’hanno realizzato, lavorando da settimane alla buona riuscita dell’evento. Grazie all’assessore Simonetta Coletta che per prima ha creduto di poter ospitare un’artista di questo calibro e ha portato avanti il progetto con determinazione e caparbietà, sostenuto da tantissime aziende del territorio che non finiremo mai di ringraziare per l’impegno.Ma soprattutto grazie ai civitonici per la straordinaria risposta e partecipazione!”

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DiVinArte, online il bando per partecipare al contenitore enoculturale quest’anno dedicato alla “fotografa combattente” Letizia Battaglia

NEPI – A Nepi attesa per la nona edizione di “DiVinArte”, organizzato dall’associazione culturale AmorArte, progetto eno-culturale che ospita artisti, italiani e internazionali, e produttori vinicoli all’interno della Rocca dei Borgia.

Nel contenitore culturale, in programma dal 3 al 5 ottobre 2025, oltre all’esposizione di opere di pittura, scultura, fotografia sono previste performance art, live musicali, teatrali, di danza, conferenze, degustazioni guidate e visite guidate.

Anche quest’anno, gli artisti selezionati esporranno le proprie opere riguardanti pittura, scultura,fotografie e installazioni nella splendida cornice della Rocca dei Borgia, uno scenario unico situato nel caratteristico centro storico della città di Nepi.

In questi giorni è uscito il bando per poter partecipare: ogni artista sarà libero di eseguire l’opera seguendo il proprio stile artistico, tenendo conto della tematica proposta che vede come protagonista una delle più grandi fotografe italiane contemporanee nel novantesimo anniversario dalla sua nascita: Letizia Battaglia.

L’evento 2025 “Letizia Battaglia. Un cuore che (com)Batte” è dedicato ad una delle più importanti fotografe italiane e internazionali, di origine palermitana recentemente scomparsa, nell’anno in cui ricorre il novantesimo dalla sua nascita.Letizia Battaglia ha fatto della sua macchina fotografica un’arma di verità, non un’arma contro persone, ma contro il silenzio. Scomparsa nel 2022, è stata una delle figure più coraggiose e significative nella lotta culturale e civile contro la mafia, in una terra intrisa di sole,bellezza e contraddizioni. Le sue fotografie non sono semplici immagini ma sono denuncia, memoria,resistenza.

Letizia ha iniziato a fotografare negli anni Settanta per il quotidiano “L’Ora”, uno dei pochi giornalisiciliani che osava raccontare cosa accadeva davvero nelle strade di Palermo. In un’epoca in cui parlare di mafia era quasi un tabù, lei lo ha fatto con la potenza dello sguardo; mentre molti giravano la testa, Battaglia puntava l’obiettivo cercando la verità. Una verità spesso tragica, quella di una Sicilia insanguinata da omicidi, vendette, guerre di potere. Tra le sue immagine più celebri troviamolo scatto che ritrae Piersanti Mattarella, presidente della Regione Sicilia, subito dopo l’attentato mortale del 1980; il corpo a terra e accanto il fratello Sergio, oggi Presidente emerito della Repubblica, in uno sguardo straziato. Ma Battaglia ha saputo raccontare anche la mafia invisibile quella che si annida nei quartieri poveri, che ruba l’infanzia, che obbliga al silenzio. Le sue foto dei vicoli di Palermo mostrano bambini con lo sguardo adulto, volti segnati dalla durezza di una vita che non lascia scelta.

Letizia Battaglia non ha mai nascosto la sua visione politica e civile. Per lei fare fotografia era un atto di militanza. Era convinta che l’arte non potesse restare neutra davanti all’ingiustizia. Per questo ha dato voce ai senza voce, ha documentato la violenza mafiosa ma anche la bellezza che resiste, la cultura popolare, le donne ribelli, la possibilità di un riscatto.

Oggi, a distanza di anni, l’opera di Letizia Battaglia continua a parlare. Non solo nei musei o nei libridi fotografia, ma nelle scuole, nelle manifestazioni, nei percorsi di educazione alla legalità. Le sue immagini sono entrate nel tessuto della memoria collettiva italiana. Sono un monito a non dimenticare, a guardare in faccia la verità anche quando fa male.

DiVinArte si pone quindi l’obiettivo di far conoscere la meraviglia celata nell’umanità, quella bellezza che troppo spesso viene offuscata dalla morte. L’intento è quello di accompagnare la lotta di una fotografa che ha speso la sua vita nell’esaltazione della giustizia. Un animo che si ribella e lotta attraverso la fotografia. Letizia racconta la storia di un’isola complessa che regala non solo dolore e violenza ma bellezza e speranza.

L’edizione 2025 sarà accompagnata dai colori, dai balli e musica tipica del folclore siciliano nonché dalla degustazione dei vini siciliani. La Sicilia terra rinomata per la produzione divino, con una lunga tradizione che affonda le sue radici nell’antichità.

Perché la Sicilia si racconta anche così: in uno scatto, in un sorso.

Per richiedere il amorarteac@gmail.com Cell 339 8625645

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Al Tuscia Film Fest l’abbraccio di oltre mille persone commuove Edoardo Leo

di Simona Tenentini

VITERBO – Oltre mille persone, in piazza San Lorenzo a Viterbo ieri sera, ad accogliere Edoardo Leo ospite del Tuscia Film Fest.

Un ideale, caloroso abbraccio che ha visibilmente emozionato l’attore che, dopo aver ricevuto il premio Manganiello e la proiezione del film FolleMente, si è raccontato a cuore aperto, ma anche con determinazione, a tutta la piazza.

In un piacevole excursus della sua carriera attraverso la sapiente guida del giornalista Enrico Magrelli, Leo ha ripercorso l’evoluzione e la crescita del suo percorso artistico “perchè un attore non si giudica dagli ultimi sei o sette anni di successo, ma si “costruisce” in tourneè massacranti, in ore ed ore di studio, in stipendi da fame.

Alla fine quello che fa la differenza è l’ostinazione e la determinazione ad andare avanti…nonostante tutto.

Io faccio questo mestiere da trentun anni e a guidarmi non è la passione – ha specificato – con la passione puoi fare padel o andare a cavallo, fare l’attore è una cosa diversa, ci vuole la voglia di andare avanti.

Alla fine gli sforzi ed i sacrifici vengono premiati, basti pensare che FolleMente sta facendo il giro del mondo e, a fine mese, uscirà in 30000 sale cinematografiche in Cina. Un successo per il film ma, soprattutto, per l’Italia, troppo spesso bistrattata in questo settore.”

“Vedere piazze gremite come questa è sempre un’emozione – ha concluso Edoardo Leo, citando con orgoglio le sue origini – io vengo dalla provincia, sono cresciuto a Sutri e porto sempre con affetto nel cuore i miei ricordi di infanzia che, alla fine, sono quelli che hanno indirizzato anche le mie scelte future, in particolare l’ambizione di fare un cinema “popolare” che, come mi ha insegnato Gigi Proietti, sia in grado di accomunare il laureato alla persona più umile,  in una sorta di grande abbraccio inclusivo”.

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Messa da Requiem nella Basilica di Santa Maria Aracoeli: grande successo per il concerto diretto dal Maestro Isabella Ambrosini

Lug 12, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged , Comments 0

di Simona Tenentini

ROMA – Un successo annunciato il grande appuntamento con uno dei classici più amati di Giuseppe Verdi, la Messa da Requiem,  che si è tenuto lo scorso 11 giugno nella Basilica di Santa Maria Aracoeli a Roma.

Il concerto, compreso nell’ambito della settima edizione della Rassegna “Nuove voci della lirica” ha visto protagonisti l’Orchestra Roma Sinfonica ed il Coro Roma Tre, diretti dal Maestro Isabella Ambrosini che ha dato una lettura intensamente drammatica del capolavoro verdiano, scavando a fondo nella partitura per portare alla luce i gesti compositivi dell’autore e svelarne così la vera natura che si rivela, di fatto, essenzialmente drammaturgica.

Ottima la performance del Coro Roma Tre e dell’Orchestra Roma Sinfonica che hanno marciato, musicalmente compatti, sotto la bacchetta vigile dell’Ambrosini, dal pianissimo-sottovoce marmoreo del “Requiem aeternam” iniziale all’esplosione apocalittica in fortissimo del “Dies Irae” fino alla preghiera accorata del “ Kirye eleison” e della Fuga del “Libera me Domine”.

Anche la scelta dei cantanti solisti è risultata vincente: ne è scaturito un quartetto di voci ben armonizzate fra loro e tuttavia ben distinguibili per colore e carattere l’una dall’altra.

Marija Jelic, il Soprano rivelazione per dell’edizione 2025 della Rassegna“Nuove voci della lirica “, una voce che, nonostante la giovane età, mostra già non solo un notevole impeto drammatico nel registro acuto ben evidenziato nel “Libera me Domine”, ma anche un ottimo padroneggiamento della tecnica del filato, cosa che le permette agevolmente di svettare al di sopra della grande massa di Coro e  Orchestra anche nei  passaggi più impervi, come nell’Offertorio o nella Fuga del finale.

Giada Frasconi coniuga un timbro scuro e corposo da Mezzosoprano verdiano ad una tecnica salda, grazie alle quali può affrontare  sia le impervie salite e i bruschi salti di registro del “Liber scriptus” sia la discesa alle note più gravi dell’estensione come nell’”Agnus Dei”, mantenendo un’emissione piena  e rotonda sia nel piano che nel forte.

Matteo Mezzaro, tenore dal timbro morbido e luminoso al suo debutto nel Requiem, supera brillantemente la prova intonando con risolutezzal’ “Ingemisco” e dando mostra di avere nella voce uno strumento duttile capace di passare dagli accenti più intimi e accorati ai grandi slanci fino alle note più acute del registro, come richiesto dal ruolo.

E infine, il baritono Alessio Quaresima Escobar della cui performance preme sottolineare soprattutto la naturalezza con cui ha affrontato anche i passi più scoperti e scabrosi del suo ruolo –  come i frequenti salti anche di ottava e le reiterate scalate al mi acuto del ”Confutatis maledictis” – ed  anche la raggelante, cadaverica, grottesca fermezza con la quale ha “stupito” nel  “Mors stupebit”.

Tantissimo il pubblico che ha affollato la Basilica, anche in piedi e fino in fondo alle due porte d’ingresso.

 

“Sono felice di aver potuto dirigere, ancora una volta, la Messa da Requiem di Verdi, un capolavoro immenso, un’opera che è la summa di tutto il pensiero compositivo dell’autore e che non si finisce mai di studiare e di approfondire.

Con tutti i musicisti, coro, orchestra e quartetto dei solisti, abbiamo fatto un intenso e serrato lavoro di prove che ci ha portato quasi in uno “stato di grazia” – ha commentato a margine del concerto il direttore Isabella Ambrosini –  il giorno dell’evento, infatti, c’è stata una concentrazione ed un’immersione totale nella musica che è, a mio avviso, il risultato più grande e più appagante del fare musica insieme non solo per il Direttore, ma per  tutti i musicisti coinvolti e anche per il  pubblico che ha gremito la Basilica e che, a riprova di questo, ci ha tributato un lungo e intenso caloroso alla fine della performance.”

Photo credit: Adriano Bellucci

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Giulia Calcagnini e Valerio De Mattia trionfano alla ventiduesima edizione del Funny Festival di Campagnano

Lug 1, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Ancora un successo e tre serate di grande musica per il seguitissimo Funny Festival di Campagnano, alla ventiduesima edizione.

Domenica 29 giugno, nella suggestiva cornice di Piazza Regina Elena, ai piedi dell’imponente Porta Maggiore, è andata in scena l’avvincente finale tra artisti di altissimo livello che si sono sfidati, a colpi di note, per aggiudicarsi l’ambita vittoria.

Una location stracolma ha accolto i diciassette artisti finalisti, divisi in due categorie, che hanno colpito i giurati per l’elevato spessore artistico e la padronanza del palco, anche per i talenti più giovani che non si sono fatti intimorire dalle tantissime persone presenti.

Il pubblico ha sottolineato con sonori applausi le performances dei cantanti in gara, provenienti da tutta la regione.

Ad esibirsi gli artisti selezionati nelle due serate precedenti suddivisi in Over ed Under, e, ad esprimere il loro giudizio, la giuria composta da 11 membri, 6 tecnici e 5 di qualità.

Ad accompagnare i cantanti l’impeccabile  gruppo “Dove e Quando”  composto da Anselmo Anselmi- Cubase 5 music composer e voce, Enrico Scatolini- tastiere e voce, Francesco Giacometti al basso, Mirko Turchetta alla chitarra acustica e elettrica e Leonardo Gentili alla batteria.

A presentare la serata, Carlo Ottavianelli e la co-conduttrice Chiara Trivelloni

Il festival è stato realizzato in collaborazione con il Comune,  la Pro-loco, l’Aps Libertà e Partecipazione e numerose aziende che da anni supportano la mission del progetto, quella di valorizzare e promuovere i talenti locali e proprio per questo motivo realizzato in forma completamente gratuita

“Il Funny  è l’unico festival dove al cantante non sono richiesti oneri economici – ha dichiarato il direttore artistico Ottavianelli – anzi, oltre a non richiedere quota di iscrizione,  è nostra consuetudine a cui teniamo molto, organizzare un pranzo nel mese di settembre offerto dalla nostra associazione e, in quell’occasione, vengono consegnati gratuitamente foto e video della manifestazione.

Per questo siamo molto orgogliosi dell’ottimo riscontro di pubblico e del successo crescente in oltre venti edizioni del festival, a maggior ragione perché facciamo divertire il pubblico e diamo la  possibilità a giovani e meno giovani di mettersi in evidenza cantando live con una band ed un service professionale.”

Questi i nomi dei vincitori della ventiduesima edizione del Funny Festival premiati dal sindaco di Campagnano, Alessio Nisi.

Categoria Under:

1 – Giulia Calcagnini da Sacrofano

2 – Alisa Greco da Campagnano

3 – Amelia Sofia Barac da Campagnano

Categoria Over:

1 – Valerio De Mattia da Morlupo

2  – Chiara Faroni e Elisa Burgio da Roma

3 –  Micaela Fasoli da Campagnano

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Al via Ombre Festival, oltre novanta eventi nelle piazze di Viterbo per promuovere legalità, arte e cultura

Giu 27, 2025 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0

Oltre novanta eventi, tra Viterbo e Tuscania, per promuovere il dialogo tra giustizia e società civile, valorizzando l’arte e la cultura della Tuscia.

E’ stata presentata stamattina, al Comune di Viterbo la sesta edizione di Ombre Festival, una realtà che, come ha spiegato la sindaca Chiara Frontini, “ormai identifica la città e, da un anno all’altro, cresce di qualità e di offerta culturale.”

In conferenza, oltre a lei, il direttore artistico del Festival, Alessandro Maurizi, l’assessore alla Capitale europea della Cultura Alfonso Antoniozzi, l’assessore Elena Angiani, il vicepresidente del Consiglio Regionale Enrico Panunzi, il primo dirigente della Polizia di Stato Giovanni Accardo la direttrice artistica sezione dedicata a Pier Paolo Pasolini, Rosella Lisoni.

Un calendario ricco e variegato che, dal 19 al 27 luglio, ospiterà giornalisti, scrittori, magistrati e politici, in un percorso culturale che si snoderà tra piazza della Repubblica, piazza del Gesù, piazza San Lorenzo e largo Torre di Lavello a Tuscania, creando un itinerario immaginario tra intuizione e verità.

Il tema del 2025 si ispira, infatti, ad una celebre frase di Pier Paolo Pasolini, tratta da un’intervista del 1974: “Io so. Ma non ho le prove.”

Una citazione che esprime la tensione tra coscienza civile e silenzio istituzionale e che invita alla responsabilità, alla denuncia lucida fondata sull’osservazione critica della realtà.

In omaggio a questa visione, a cinquant’anni dalla sua morte, è stata allestita una sezione speciale intitolata “Pasolini è vivo”, dedicata alla sua voce, alle sue idee e al suo coraggio intellettuale, oggi più attuali che mai.

In contemporanea agli appuntamenti del festival, la sezione includerà incontri, letture, proiezioni e conversazioni nelle suggestive cornici di Piazza della Repubblica, Piazza del Gesù a Viterbo e alla Torre di Chia, luogo caro a Pasolini.

Tra i tanti ospiti previsti nel cartellone di Ombre Federica Angeli, il ministro Matteo Piantedosi, Felice Romano, la vicepresidente del Parlamento Europeo Antonella Sberna, la sottosegretaria all’Interno Wanda Ferro, Mario Giordano, Chiara Francini, Massimo Wertmuller, Franco Gabrielli,  e l’ex sindaco di Firenze Dario Nardella.

Ed ancora i due appuntamenti da non perdere il 19 luglio, il Live Aid Legacy 2025 in piazza San Lorenzo,  a 40 anni dal leggendario concerto del 1985, e, il 20 luglio, sempre in piazza san Lorenzo, lo spettacolo della compagnia del Foro di Viterbo: “Una strada per due. Come si chiama: via Cassia o via Francigena? “.

Si conclude, fuori calendario, il 5 agosto, con l’Off del musicista e cantautore Ermal Meta che presenterà il suo libro “Le camelie invernali”.

Quest’anno si parte con l’anteprima Aspettando Ombre, dal 27 giugno al 8 luglio: stasera, alle 21 in piazza della Repubblica a Viterbo l’incontro pubblico organizzato dall’Associazione Nazionale Magistrati – Sottosezione Distrettuale di Viterbo, in collaborazione con Ombre Festival, dal titolo: “Il nuovo disegno di legge costituzionale sulla separazione delle carriere e il nuovo CSM”

Interverranno: il dott. Cesare Parodi, Presidente ANM, il dott. Rocco Maruotti, Segretario Generale ANM, l’Avv. Mario Scialla, Presidente Organismo Congressuale Forense e l’Avv. Rinaldo Romanelli, Segretario Unione Camere Penali Italiane

Moderatrice dell’incontro la giornalista Giulia Merlo.

Sarà un’importante occasione di confronto e approfondimento su temi di grande rilevanza per il futuro della giustizia italiana.

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