Review Category : approfondimenti

CRONACA – Boss della ‘ndrangheta tenta il suicidio a Mammagialla

Nov 22, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Un nuovo ennesimo gesto della disperazione nel carcere Mammagialla di Viterbo. Secondo quanto riporta il quotidiano italiano La Prima Pagina: “Leone Soriano, presunto boss dell’omonimo clan egemone a Pizzini di Filandari, ha tentato di togliersi la vita impiccandosi, nel penitenziario di Viterbo dove è sottoposto al 41bis. Il boss è imputato, con l’accusa di essere il presunto promotore di una delle consorterie ‘ndranghetiste più agguerrite dell’entroterra vibonese, nel processo denominato “Ragno”. Una relazione sul tentativo di suicidio è stata trasmessa dall’amministrazione penitenziaria al Tribunale di Vibo Valentia. Gli avvocati Diego Brancia e Salvatore Staiano, difensori di Leone Soriano, avevano già inoltrato al ministro dell’Interno Angelino Alfano istanza di revoca della misura che sottopone l’imputato al carcere duro. Informati dell’accaduto dal loro assistito hanno depositato la richiesta al collegio giudicante affinché venga nominato un consulente medico-legale chiamato pronunciarsi sulla compatibilità delle sue condizioni di salute con la detenzione. Tale richiesta, depositata nei giorni successivi al tentativo di suicidio, è stata corredata con alcune perizie dalle quali, rileva la difesa, si evince l’aggravio delle condizioni di salute del superdetenuto che sarebbe affetto da una grave forma di depressione.” Un altro caso da sottoporre al ministro Cancellieri?Read More →

MONTEFIASCONE – Cimarello sostenga il cittadino onorario Masciari

Nov 21, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged , Comments 0
Era il 27 luglio di quest’anno quando Montefiascone attribuiva a Pino Masciari la cittadinanza onoraria. L’uomo, imprenditore calabrese, nel 1994 aveva un’azienda con oltre 100 dipendenti e un fatturato sempre in crescita. Un piccolo gioiello in grado di attirare rapidamente l’interesse delle organizzazioni criminali che iniziano, ben presto, a “batter cassa” . Inutilmente. Masciari infatti, intenzionato a non cedere ai ricatti, denuncia i suoi estortori, segnando l’inizio del suo calvario. Nel 1996, in seguito alle numerose perdite economiche, Pino è costretto a ricorrere agli usurai, ma non riesce a salvare la sua azienda, tanto che, nel mese di ottobre, si arriva alla dichiarazione di fallimento. Tuttavia, come scrive la moglie: “La Distrettuale Antimafia di Catanzaro, la Commissione Parlamentare Antimafia, le diverse Sentenze dei Tribunali, lo stesso Ministero dell’Interno con la Commissione Centrale ex art. 10 L.82/91, presero atto che il fallimento dell’impresa era la conseguenza della sua ribellione al sistema criminale del potere ‘ndranghetistico, per cui la Commissione Centrale del Ministero dell’Interno assunse con delibera l’onere del pagamento della procedura fallimentare e di tutto ciò che ne derivava.” Nel 1997 l’imprenditore, insieme alla sua famiglia, viene sottoposto allo Speciale Programma di Protezione del Ministero dell’Interno e diviene un testimone di giustizia deciso a portare avanti, fino in fondo, il suo dovere di cittadino onesto e la sua battaglia per la vittoria della legalità. Fino a quando, in questi giorni, si verifica una circostanza che ha dell’assurdo: l’imprenditore, infatti, “si trova costretto a pagare una pendenza relativa al fallimento dell’impresa, eppure il fallimento è conseguenza alla ribellione contro il potere ‘ndranghetista.Le Istituzioni preposte non intervengono barricandosi dietro questioni formali, e presto saremo costretti a vendere la casa. Ministro, è così che si protegge un imprenditore che ha dato un importante contributo alla lotta contro la criminalità organizzata?Non chiedo nulla di nuovo, ma solo che venga portato a termine l’impegno che la Commissione Centrale ha assunto con determinazione nelle sue delibere coordinando la chiusura fallimentare. Chiedo che la pendenza relativa al fallimento della impresa di mio marito venga estinta dallo Stato, come ci era stato assicurato da precedenti sentenze. Intenzionata a coronare la sua battaglia per la giustizia, la moglie di Asciari lancia una petizione al ministro Alfano (http://www.change.org/it/petizioni/non-si-abbandoni-chi-lotta-contro-la-criminalit%C3%A0-organizzata?share_id=wLAaaOwzNS&utm_campaign=share_button_action_box&utm_medium=facebook&utm_source=share_petition). Il sindaco Cimarello e tutta Montefiascone sono chiamati dunque, in questo momento, a sostenere il cittadino onorario Pino Masciari per dimostrare che la frase pronunciata durante la cerimonia “Fino a che Pino non potrà tornare a lavorare e vivere nella sua terra, anche Montefiascone sarà casa sua!” non racchiude soltanto semplici parole di circostanza. Simona Tenentini Read More →

APPUNTAMENTI – Bolsena protagonista su Sky

Nov 20, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
Bolsena e le sue bellezze paesaggistiche protagoniste della nota trasmissione televisiva “Marco Polo” sul canale 414 di Sky. Giovedì 21 alle ore 21 e venerdì 22 novembre alle ore 15 la nota conduttrice Iona Sermoneta illustrerà l’arte, la storia, le tradizioni e la cucina della meravigliosa cittadina lacustre. Riprese mozzafiato del castello di Bolsena, noto anche come Rocca Monaldeschi della Cervara, dal nome della nobile famiglia che lo ebbe per molto tempo in possesso; attualmente sede del Museo Territoriale del lago di Bolsena. La pianta della Rocca, irregolare e a forma trapezoidale, rivela l’originaria struttura gotica della costruzione. La conduttrice, inoltre, racconterà degli incantevoli borghi medievali e della collegiata romanica di Santa Cristina dove, secondo la tradizione cattolica, nel 1263 avvenne il miracolo eucaristico. “La nota trasmissione Sky – commentano il sindaco di Bolsena Paolo Dottarelli e l’assessore al Turismo Roberto Basili – va alla ricerca dell’Italia più vera, nascosta, suggestiva. Siamo molto contenti che la nostra cittadina sarà la protagonista della prossima puntata. I servizi di approfondimento, variegati e curati nel minimo dettaglio dalla professionalità della conduttrice, permetteranno di valorizzare la bellezza di Bolsena e le sue antiche tradizioni artistiche, culturali ed enogastronomiche Read More →

INIZIATIVE – Befane cercasi per la calza più lunga del mondo

Nov 19, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
A.A.A. Befane cercasi per l’edizione 2014 della Calza più lunga del mondo del prossimo 5 gennaio. L’iniziativa, promossa dal Centro sociale Pilastro insieme ad ADMO, AVIS, 500 Tuscia Club di Viterbo e Parrocchia Sacro Cuore, realizzata con il Comune di Viterbo – assessorato alla Cultura e al Turismo e Assessorato alle Politiche Sociali, patrocinata dalla Provincia di Viterbo, e sostenuta da Confartigianato Imprese di Viterbo, anche quest’anno è alla ricerca delle principali protagoniste. L’evento, sempre più conosciuto a livello nazionale, anche grazie alla trasmissione I Fatti Vostri che più volte ha ospitato in diretta gli organizzatori e, naturalmente l’intera calza, si ripeterà anche quest’anno per le vie del centro cittadino. Tra le novità della prossima edizione, un’iniziativa di rilevanza sociale dedicata alle donne. Per iscriversi alla Calza più lunga del mondo e per richiedere informazioni basta recarsi presso il Centro sociale Pilastro, in via Cristofori 8 e fornire le proprie generalità (da lunedì al sabato, dalle 15,30 alle 18,30, tel. 0761 324148). Read More →

CULTURA – HalloVit e quelle strane coincidenze

Nov 18, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 1
Qualche tempo fa, a Viterbo, con grande clamore e risonanza mediatica, è stato presentato alla stampa il progetto HalloVit, del Centro Studi Criminologici. Un contenitore culturale di notevole interesse, con incontri e conferenze, accomunate dal tema dell’horror e tese ad approfondire l’intreccio tra criminologia e alcuni generi cinematografici, musicali e letterari. Un’iniziativa, insomma, di indiscutibile spessore, che ha rappresentato di certo una novità nel panorama culturale viterbese, caratterizzato, troppo spesso, più dai toni del grigio che da quelli del nero. Peccato però che, dopo qualche giorno dalla presentazione ufficiale, inizi a delinearsi sul progetto il sospetto del plagio. Un’ ex appartenente di Viva Viterbo, infatti, con tanto di incartamenti e scambi di mail che documentano l’incredibile vicenda, si è vista “scippare”la paternità dell’iniziativa senza nemmeno un ringraziamento da coloro che poi l’hanno effettivamente realizzata. Questo il suo racconto: “La storia è molto semplice, avevo presentato questo progetto molto più complesso e articolato di quello che è stato fatto, quando ancora facevo parte di Viva Viterbo. Criminologi dimostrò, sin da subito, molto interesse per l’argomento, chiedendo, inoltre, se poteva aggiungere delle idee. Era un progetto che intendevo sviluppare in gruppo, quindi fui contenta dell’interessamento. Dopo un po’ di tempo lasciai Viva Viterbo, e del cartellone di Halloween non seppi più nulla, fino a quando non vidi la locandina di Criminologi che presentava l’evento. Per onestà devo dire che nel mio progetto si parlava di retrospettiva di film horror, che nella programmazione di HalloVit è stato sostituita con una conferenza. Idem per la musica, io avevo pensato di associarla a concerti in piazza di musica gotica, invece è stata collegata all’heavy metal.” Dettagli di poco conto insomma, di fronte all’aspetto più grave della vicenda, ovvero che la proposta avanzata a giugno da un cittadino qualsiasi presenti delle incredibili coincidenze con la manifestazione realizzata a novembre da Criminologi. A dire il vero in tutta questa storia le coincidenze sono più di una. A partire dal fatto che su cinque conferenze, ben due sono tenute da docenti che, nella vita, sono marito e moglie, Daniele Camilli e Roberta De Vito. O, ancora, altra singolare coincidenza, lo stesso Daniele Camilli è stato compagno di classe dell’assessore alla Cultura Giacomo Barelli. Sicuramente però si tratta di semplici fatalità, del resto come potrebbe essere altrimenti, considerando che il tema di HalloVit era il mistero? Simona Tenentini Read More →

CULTURA – Il Giglio come la Macchina di Santa Rosa, anche Nola si divide

Tutto il mondo è paese. Le polemiche infuriate di qualche giorno fa sull’opportunità o meno di esporre la Macchina di Santa Rosa in piazza durante le feste, si ripropongono, più o meno con le stesse argomentazioni, anche a Nola, città del Giglio dell’Immacolata. “I Gigli sono strutture di 25 metri con base cubica di tre metri di lato, per un peso complessivo di oltre venticinque quintali. Tali costruzioni, sono complesse opere architettoniche realizzate dagli artigiani locali, ricoperte di tradizionali decorazioni in cartapesta, secondo temi religiosi, storici o d’attualità. Nel giorno della festa i Gigli vengono portati in processione al ritmo di canzoni e musiche composte ogni anno appositamente per la festa, oltre a rivisitazioni di brani appartenenti alla tradizione musicale napoletana ed italiana, eseguiti da bande posizionate sulla struttura stessa. Gruppi di oltre 100 uomini, che assumono il nome di paranza, sollevano a spalla i Gigli attraverso appositi supporti di legno denominati “varre” e “varrielli” fissati alla base.” Dunque Nola e Viterbo, oltre ad assomigliarsi nella tradizione, sono accomunate anche dalle diatribe scatenate dai loro simboli più famosi. Questo è quanto emerge dalle cronache narrate dal Giornale Locale: http://www.ilgiornalelocale.it/archives/10540?utm_source=rss&utm_medium=rss&utm_campaign=settimana-unesco-viterbo-come-nola-citta-divisa-sulla-macchina-di-santa-rosa-esposta-a-natale . Insomma, mentre a Viterbo l’aiutino per risolvere la controversia è venuto dal cielo, nella città campana ancora si accapigliano in cerca di una soluzione legata, il caso vuole, sempre ad una Fondazione: quella che dovrà decidere il destino del Giglio e del suo utilizzo. Simona TenentiniRead More →

ORTE – Quasi 50.000 euro per gli autovelox non a norma

Nov 16, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Tagged Comments 0
Quasi 50.000 euro. E’ questa la somma spesa dal Comune di Orte per l’installazione, in pochi chilometri di strada da Orte a Orte Scalo, e fino a Petignano, di un numero sproporzionato di colonnine dissuasori, i famigerati Speed Check. La polemiche sorte riguardo questo tipo di apparecchiature sono molte e comprendono diversi aspetti, il più importante è, senza dubbio, quello relativo alla loro non omologazione. In poche parole i Velo Ok non sono a norma, secondo il Ministero dei Trasporti, in quanto non sono inquadrabili nel Codice della strada. “L’attuale impiego come componenti della segnaletica non può essere autorizzato in quanto i manufatti non sono riconducibili ad alcuna delle fattispecie previste dal vigente Regolamento.” Dunque apparecchi non regola ma, ultimamente assai in voga tra i comuni italiani, pur rappresentando un grave esempio di sperpero di denaro pubblico. L’altro aspetto molto controverso è il loro posizionamento: collocate a bordo strada e ad altezza uomo sono facilmente danneggiabili dai vandali. E’ già successo, infatti, che dopo qualche giorno dall’installazione le colonnine arancioni siano state ricoperte di vernice spray e rese inutilizzabili. Inoltre, la scarsa distanza tra un dispositivo e l’altro rende le strade ancora più pericolose, sia perché gli apparecchi costituiscono un intralcio, sia perché gli automobilisti sono spesso costretti a frenare all’improvviso. Per questi strumenti non a norma, pericolosi e pressochè inutili, l’amministrazione ha speso, come risulta dalla delibera di giunta (http://www.comune.orte.vt.it/images/stories/pub.%20311-13%20del.g.m.%20n.52-13.PDF) oltre 47000 euro di soldi pubblici. Il rimanente importo, di 38.795 euro è stato finanziato dalla Regione Lazio. Sempre soldi pubblici. Un’operazione quanto meno discutibile, per la quale, si sta consolidando, da più orientamenti, l’ipotesi di danno erariale: spendere soldi per qualcosa che non è in regola, è infatti reato. Chissà che ne pensano al Comune di Orte? Simona Tenentini Read More →

ORTE – Autovelox spuntati come funghi, secondo la legge però non sono a norma

Nov 15, 2013 Posted by In approfondimenti, Editoriale Comments 0
Sono comparsi così come funghi, dalla sera alla mattina, tra Orte e Orte Scalo, fino a Petignano. In tutto una trentina, a distanze ravvicinate, quasi ridicole, uno dall’altro. Sono i famigerati autovelox chiamati Speed check o velo ok, colonnine arancioni che sbucano ai bordi della carreggiata nei punti più impensabili. Lo scopo dovrebbe essere quello di educare gli automobilisti ad una guida rispettosa dei limiti di velocità, soprattutto nei centri abitati, l’unico problema è che, paradossalmente, sono gli stessi apparecchi a non essere a norma. Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti, con parere del 20/4/2010 prot.34483, in riposta a specifico quesito, ha precisato che “i dispositivi in oggetto non sono inquadrabili in alcuna delle categorie previste dal Nuovo Codice della Strada (Dls n. 285/1992) e dal connesso Regolamento di Esecuzione e di Attuazione (DPR n. 495/1992).”. Inoltre “il loro impiego per fini non sanzionatori non risulta coerente con la Circolare del Ministero dell’Interno prot. 300/A/10307/09/144/5/20/3 del 14.08.2009, “Direttiva per garantire un’azione coordinata di prevenzione e contrasto dell’eccesso di velocità sulle strade”. Giova considerare, al riguardo, che l’eventuale rilevazione di violazioni del limite di velocità, senza la conseguente applicazione delle relative sanzioni ai sensi dell’art. 142 cc. 8, 9 e 9-bis del Codice, potrebbe configurare l’omissione di atti d’ufficio, mentre l’acquisizione di dispositivi non previsti dalle vigenti norme, e non finalizzati all’accertamento delle violazioni, potrebbe concretizzarsi nell’ipotesi di danno erariale. Qualora i manufatti in argomento vengano utilizzati come meri contenitori di misuratori di velocità debitamente approvati, si rappresenta che, se installati in centro abitato, essi devono essere presidiati dagli organi di polizia stradale, in quanto allo stato attuale della normativa il rilevamento a distanza delle violazioni del limite di velocità non è consentito in ambito urbano.” Insomma, la collocazione degli speed check in un centro abitato, in cui sono utilizzati solo come contenitore di autovelox o similare con la presenza di pattuglia, può configurare sia responsabilità per distrazione nell’ipotesi di incidenti sia, addirittura, danno erariale in quanto si tratta di attrezzatura classificabile solo come arredo urbano e non, invece, come segnaletica o complemento di segnaletica. Facendo una rapida somma, visto che gli speed check installati ad Orte sono circa trenta, ad un costo che si aggira tra i 1500 e 2000 euro, i conti sono presto fatti. Agli automobilisti il resto delle considerazioni. Simona Tenentini Read More →

INCONTRI – Civiter, Michelini incontra i colleghi sindaci

Nov 14, 2013 Posted by In approfondimenti Tagged Comments 0
Civiter, l’Italia di mezzo. Il primo cittadino Leonardo Michelini ha incontrato a Palazzo dei Priori i colleghi sindaci di Civitavecchia, Rieti e Terni, Pietro Tidei, Simone Petrangeli e Leopoldo Di Girolamo. Motivo dell’incontro l’ambizioso progetto che sta prendendo forma e che vedrà protagoniste le quattro città. “Si tratta di un progetto – ha spiegato il sindaco di Viterbo Michelini – che vedrà protagoniste quattro città medie, dell’Italia di mezzo. Città medie, non piccolo comuni, né grandi metropoli. Saremo noi sindaci, rappresentanti di prossimità, deputati al coordinamento di tutte le iniziative che nasceranno sul territorio. Un’alleanza questa tra le aree interne del nostro Paese e un legame che unisce quattro città dell’Italia di mezzo. Alla base di Civiter, c’è l’attuazione di politiche di sviluppo territoriale, ma anche il sostegno agli interventi infrastrutturali, indispensabili per i nostri territori. Tra questi rientra il completamento della trasversale, arteria strategica che unisce le città con i nodi produttivi e di scambio. Il progetto, di ampio respiro – prosegue il sindaco Michelini – vede in campo Viterbo con le sue principali risorse: la cultura, l’agricoltura e non ultima l’Università; Civitavecchia con il porto, Terni con il comparto industriale e Rieti con le risorse ambientali e gli eventi sportivi. È nostra intenzione entrare quanto prima nella fase operativa del progetto, lavorare quindi per dare vita a un modello unitario di sviluppo, frutto delle diverse progettualità delle quattro città di mezzo. Questo protagonismo che parte dai sindaci – ha concluso il sindaco di Viterbo – è un metodo innovativo per lavorare concretamente allo sviluppo del territorio con una progettualità d’insieme, necessaria per congiungere e assemblare intenti e obiettivi diversi e diffusi, che guardano non solo ai territori provinciali ma anche quelli di differenti regioni”. In linea con il sindaco di Viterbo Michelini anche il primo cittadino di Terni Di Girolamo. “L’incontro di ieri testimonia le capacità progettuali delle città medie che si collocano a nord dell’area metropolitana romana. Civitavecchia, Viterbo, Terni e Rieti hanno sperimentato e stanno sperimentando forme di collaborazione per uno sviluppo integrato dei loro territori. E lo fanno in sintonia con le indicazioni della programmazione europea per il prossimo periodo 2014-2020, indicazioni che sostengono progetti “dal basso” che integrino diverse realtà urbane, puntando sulle risorse locali, con piena assunzione di responsabilità gestionali e in collaborazione con i governi regionali e con quello nazionale. Un esempio di protagonismo delle città medie dell’Italia di mezzo”. Dello stesso avviso anche il sindaco di Rieti Petrangeli. “Civiter, l’Italia di mezzo è un progetto strategico e di grande importanza per tutti noi. Dobbiamo metterci al lavoro per realizzare subito iniziative congiunte per dare corpo e anima all’idea di unire territori limitrofi e costruire un’asse per lo sviluppo integrato delle nostre città. Questa occasione, per Rieti, Terni, Viterbo e Civitavecchia, è un momento importante anche per fare rete e favorire la cooperazione tra comunità e amministrazioni. Dalla crisi si esce insieme o non si esce”. Del completamento della trasversale ha parlato anche il sindaco di Civitavecchia Tidei, che a conclusione dell’incontro ha evidenziato: “Civitavecchia è già il porto di Roma, ed il più grande scalo per le crociere del Mediterraneo. Con questa iniziativa si candida a diventare anche il porto dell’Italia di Mezzo, dando nuovo slancio ai traffici merci e container. Per questo assume valore strategico il completamento della Civitavecchia-Orte che sarà l’asse portante per lo sviluppo dell’intero progetto, darà concrete prospettive di sviluppo allo scalo e offrirà a Vietrbo, Terni e Rieti lo sbocco sul mare di cui si è sempre parlato e che non hanno mai avuto”. Nei prossimi giorni si terrà un nuovo incontro a Palazzo dei Priori con i tecnici delle quattro città promotrici del progetto CIVITER, a breve anche un incontro con i presidenti delle due regioni e con il ministro Lupi per cercare di accelerare l’iter per il completamento della trasversale Orte – Civitavecchia. Read More →

CONVEGNI – Architetti e ingegneri, grande successo per il convegno

Nov 14, 2013 Posted by In approfondimenti Comments 0
Architetti e ingegneri insieme per discutere di lavoro libero professionale. Opportunità di confronto e discussione che coincide con la presentazione, per la prima volta a Viterbo, della Fondazione Architetti e Ingegneri liberi professionisti, costituita per iniziativa di Inarcassa (Cassa nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli ingegneri ed architetti liberi professionisti), destinata alla tutela, promozione, sviluppo e sostegno degli ingegneri ed architetti che svolgono la libera professione in forma esclusiva. Nella sala Cunicchio della Camera di commercio, gremita di oltre 100 professionisti, si è illustrato un piano d’interventi che coinvolgerà l’intero territorio nazionale sugli “Strumenti e modalità di supporto all’esercizio della libera professione di architetti e ingegneri”. Presenti al tavolo dei relatori: Arch. Andrea Tomasi, presidente della Fondazione Ingegneri e Architetti liberi professionisti, Arch. Paola Muratorio, Presidente del Cassa Nazionale di Previdenza ed Assistenza per gli Ingegneri ed Architetti Liberi Professionisti, e moderatore l’Arch. Tommaso Ajena, Libero professionista della provincia di Viterbo. Gli architetti e gli ingegneri, che vivono, solo ed esclusivamente, di lavoro libero professionale, chiedono al governo: la riqualificazione strutturale, energetica e architettonica del patrimonio edilizio esistente, la completa ristrutturazione delle infrastrutture urbane ed extraurbane, il riuso o la sostituzione del costruito esistente dismesso, la demolizione del costruito abusivo, il recupero e la valorizzazione del paesaggio. Non solo. Tra gli interventi necessari si elencano anche la reale razionalizzazione dell’uso delle fonti non rinnovabili, l’incentivazione degli investimenti privati, la razionalizzazione degli iter autorizzativi e lo snellimento delle procedure. “L’obiettivo della Fondazione – ha spiegato nel corso dell’incontro Andrea Tomasi – è proprio quello di creare una presenza della categoria di coloro che vivono di sola libera professione; nata nel 2012 dalla considerazione che “non c’è previdenza se non c’è lavoro, quindi alla Fondazione il compito di occuparsi a 360° di tutte le tematiche del lavoro dell’architetto e dell’ingegnere. In questo breve periodo le attività messe in campo sono numerose, ultimo nel tempo la sottoscrizione di un protocollo d’intesa con la Città della Scienza, la scorsa settimana, per bandire un concorso di progettazione finalizzato alla completa ricostruzione del Science Center dolosamente bruciato nella primavera di quest’anno; uno stimolo, questo, che oltre a costituire un concreto e significativo aiuto per questa importante struttura internazionale, consentirà anche di dimostrare la capacità professionale degli architetti e degli ingegneri italiani”. “L’obiettivo che si è prefissato Inarcassa – ha aggiunto l’architetto Paola Muratorio, Presidente di Inarcassa – è quello di stare vicino ai propri associati. Con questa Fondazione vogliamo pensare al futuro di tutti i liberi professionisti, soprattutto quelli più giovani e cercare di dare un contributo concreto in questo momento di fortissima crisi per la nostra categoria.E’ importante che il Governo individui le direttrici portanti per la ripresa dell’economia del nostro Paese, direttrici che dovranno contemplare il mondo delle infrastrutture e il mondo delle costruzioni. Tutte le risorse dovranno essere concentrate su questi obiettivi. Purtroppo la concorrenza selvaggia basata sul prezzo e non sulla qualità, come in altri paesi europei intelligentemente è stato fatto, hanno determinato situazioni insostenibili e in certa misura allarmanti. Si pensi che in Italia vi sono un totale di 1.500 milioni di euro di opere non realizzate perché i progetti erano sbagliati. Read More →