NEWS – Avignone ai Giardini di Ararat per brindare al gemellaggio

-di Eleonora Straffi –

Oggi ultimo giorno della delegazione di Avignone a Viterbo. E per concludere il soggiorno nelle terre della Tuscia, i prestigiosi ospiti hanno scelto di banchettare presso I Giardini di Ararat, aBagnaia. Tra i presenti il vice sindaco e assessore alla cultura Jacques Montaignac, la rappresentante del consolato generale di Marsiglia presso Avignone, dott.ssa Vergati, e il giornalista Manuele Astolfi.

Dalla cucina dello chef Laura Belli sono usciti piatti storici della Tuscia, con prodotti tipici del terrritorio in perfetto stile Slow Food. La compagnia di Avignone ha molto apprezzato le specialità nostrane, tra cui olio e vino di cui anche la loro regione è tra i più grandi produttori, ma in particolar modo la pizza pasqualina che ha origini medioevali.

Questa è la nostra seconda visita alla città e, essendo stata molto più intensa della prima, abbiamo potuto riscontrare delle spiccate corrispondenze con il nostro centro – ha dichiarato il vicesindaco – Una netta differenza, invece, l’abbiamo riscontrata nell’architettura del Palazzo dei Papi.
Il Palais des Papes di Avignone, infatti, richiama un castello e venne fatto costruire appositatamente da Papa Clemente VII per avere stanze anche per i suoi ospiti. Attualmente il Palazzo in estate ospita Le Festivàl d’Avignon dedicata al teatro.”

I commensali sono apparsi ottimisti sul futuro del gemellaggio e vedono ottime opportunità per realizzare futuri progetti con la città di Viterbo. Uno tra i tanti sarà una mostra dedicata ai Pontefici di Viterbo e Avignone che si terrà in entrambe le città tra Aprile e Settembre 2016 (Aprile – Giugno a Viterbo/ Luglio – Settembre/Avignone).

Ora non rimane che aspettare settembre per la firma ufficiale del gemellaggio, nel frattempo au revoir Avignon. Per chi, invece, volesse anticipare i tempi e fare un giro per la città dei papi francese consigliamo di cliccare su questo sito www.avignon-tourisme.com

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CULTURA – Non solo Papi tra Viterbo e Avignone

Viterbo-Avignone, a tenere unite le due città non saranno solamente i papi. Molti altri infatti gli elementi di contatto tra le due città: arte, teatro, agroalimentare, università e antiche pietre. Ieri pomeriggio, presso il Comune di Avignone (Provenza-Alpi-Costa Azzurra, Francia), la stretta di mano tra il sindaco di Viterbo Leonardo Michelini e il sindaco della città francese Cecile Helle.
Un primo incontro ufficiale tra flash e telecamere, nell’ambito del quale si è provveduto alla lettura del documento che sarà alla base del futuro gemellaggio tra le due città. Una cerimonia in grande stile quella organizzata per l’occasione dalla prima cittadina avignonese Helle, che fa seguito a una serie di contatti avuti nei mesi scorsi tra i rappresentanti istituzionali dei due comuni. “Avignone ci ha riservato una calorosa accoglienza”, ha sottolineato il sindaco Michelini, dopo aver consegnato a madame Helle il leone di Viterbo, simbolo della città. A proposito di pontefici, il primo cittadino viterbese ha spiegato: “I papi rappresentano il principale anello di congiunzione tra Viterbo e Avignone, ma non l’unico. Ci sono tanti altri elementi a tenere unite le due città. E proprio su questi elementi vogliamo lavorare affinché il gemellaggio che andremo a sottoscrivere, una volta definite le linee da seguire, non sia fine a se stesso, ma porti a un vero e proprio scambio di tradizioni, continuativo e a lungo termine, e a una proficua contaminazione di culture diverse, ma con molti punti di contatto.
A unire le nostre città anche le antiche pietre, quella viterbese grigia e di origine vulcanica, quella avignonese, bianca e di origine calcarea, la cui lavorazione è molto simile. Tra le attività che vogliamo portare avanti rientra la valorizzazione delle opere di un grande artista come Matteo Giovannetti, pittore viterbese che ha realizzato tutto il ciclo pittorico di Avignone e ha operato alla corte avignonese di papa Clemente VI”. Un gemellaggio che, trasversalmente passa anche da Siena, proprio grazie allo stesso pittore Giovannetti, particolarmente legato a un rapporto di amicizia con la bottega di Simone Martini e quindi con la Scuola Senese. Proprio a Siena, lo scorso agosto, il sindaco Michelini e l’assessore alla Cultura Antonio Delli Iaconi hanno incontrato Jacques Montaignac, assessore di Avignone al turismo e alle relazioni internazionali. “Avignone ha già in piedi un gemellaggio con la città di Siena – ha spiegato Delli Iaconi, anche lui in Provenza in questi giorni con il sindaco Michelini -: in occasione dell’ultimo Palio di Siena abbiamo avuto modo di confrontarci con l’assessore avignonese per avviare questo nostro progetto. In quell’occasione abbiamo invitato il sindaco Helle ad assistere al trasporto della Macchina di Santa Rosa lo scorso 3 settembre. Da Avignone abbiamo poi ricevuto l’invito a partecipare all’evento Millévin, inaugurato proprio ieri. È nostra intenzione promuovere anche uno scambio tra autori e sceneggiatori teatrali. Il Festival di Avignone è apprezzato a livello internazionale. Lavoreremo per la cooperazione anche in questo ambito”. “Vogliamo inoltre avviare una stretta e proficua collaborazione tra le facoltà di Agraria e Beni Culturali dell’Università della Tuscia e l’Università di Avignone – ha aggiunto ancora il sindaco Michelini -. La Provenza è la principale regione francese per produzione di vino e olio, due prodotti alla base della Dieta Mediterranea, riconosciuta dall’Unesco come Patrimonio immateriale dell’Umanità. E il nostro territorio vanta entrambi i prodotti tra le eccellenze agroalimentari. Un altro anello di congiunzione che unisce Viterbo ad Avignone”. Un gemellaggio e soprattutto una grande sinergia tra le due città dei papi, dunque, che oltre al Palazzo papale hanno in comune eredità storiche, artistiche, culturali e non solo.

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