NEWS – Cultura, i preoccupanti vuoti di memoria della Ciambella

Pasquale Bottone non si rassegna e continua la personale battaglia contro le recenti scelte dell’amministrazione comunale che rischiano di compromettere la sua “creatura”, il Salotto delle Sei. Stavolta, a finire sotto i colpi di una lucida e razionale disamina sono le ultime esternazioni di Luisa Ciambella, sulla necessità di adoperarsi in ogni modo per “salvare” Caffeina. Bottone indirizza al vicesindaco una lunga lettera aperta in cui denuncia la colpevole disattenzione nei confronti di una rassegna letteraria di importanza nazionale che potrebbe ben presto chiudere bottega. “Gentile Signora vicesindaco, leggo sulla stampa locale sue dichiarazioni riguardo la politica culturale del Comune e le scelte di finanziamento previste in tal senso. Mi colpisce subito l’elencazione secca e non argomentata tipo estrazione dei biglietti fortunati della lotteria delle manifestazioni prescelte; ma devo dire a lasciarmi particolarmente sconcertato è la parte dell’intervista in cui lei, con sensibilità istituzionale commovente, ma ad personam, anzi ad rassegnam in questo caso, confida di avere completa contezza delle esigenze di programmazione che una kermesse ha imprescindibili, dichiarandosi disponibile pertanto ad accorciare i tempi per la messa a punto dei finanziamenti “straordinari” da erogare e a prevedere un sensibile aumento degli stessi , visto il periodo di crisi e l’aumentata difficoltà di reperire risorse. Adesso nessuno vuole mettere in dubbio il ruolo importante che una manifestazione come “Caffeina” (la sua esternazione ad rassegnam andava infatti in quella direzione) esercita e merita di continuare ad esercitare nella vita cittadina, del suo intervento infastidisce, mi perdoni, l’assoluta mancanza di bon ton istituzionale e la conoscenza imperfetta e frammentaria del panorama culturale cittadino che la porta a non nominare neanche altre iniziative che da anni lavorano per la diffusione della lettura, della discussione e del confronto ad essa legati. Da dodici anni dirigo la rassegna letteraria Il Salotto delle 6 che si è sempre distinta per un ruolo di servizio pubblico, raggiungendo i brillanti risultati che sono sotto gli occhi di tutti, pur potendo contare su mezzi economici appena appena sufficienti, e nemmeno in ogni caso. Ho sempre detestato sbandierare successi o alzare trofei, ma dinanzi ai suoi vuoti di memoria, non posso che pretendere, non chiedere, in virtù del lavoro svolto fin qui, tenuto conto anche della felice collaborazione instaurata tra Il Salotto delle 6 e la Biblioteca Comunale di Viterbo che ha portato alla creazione di uno spazio di espressione, di libera circolazione di linguaggi e di contenuti che è già divenuta apprezzatissima e consolidata “realtà che funziona” cittadina, la sua attenzione ed il rispetto suo e del primo cittadino, di cui in queste occasioni sarebbe importante ascoltare la voce. Poi lei sarà, con la sua giunta, liberissima di scegliere quali kermesse individuare come strategiche per la vostra attività amministrativa, assegnando contributi a destra e a manca a chi crede lei, noi saremo liberissimi ovviamente di chiedervene ragione, stigmatizzando costi per la collettività e valenza sociale dei contributi erogati” La saluto cordialmente augurandole buon lavoro e un uso più attento della comunicazione istituzionale Pasquale Bottone Dir. Art. Il Salotto delle 6

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